Ance Palermo: amministrazione ostile a privati - Live Sicilia

Ance Palermo: amministrazione ostile a privati

L'intervento del presidente Massimiliano Miconi

PALERMO – “Noi costruttori accogliamo sempre positivamente ogni iniziativa di coinvolgimento delle imprese private nel finanziamento e realizzazione di opere pubbliche. Siamo, però, pessimisti rispetto al fatto che si troveranno imprenditori disposti a farlo, dopo un decennio ininterrotto durante il quale ogni iniziativa di project financing è stata accolta con disinteresse e ostilità da parte di questa amministrazione comunale”. Lo dice il presidente dell’Ance Palermo, l’associazione dei costruttori edili, Massimiliano Miconi.

“Mi riferisco – continua Miconi – al project del nuovo cimitero di Ciaculli, presentato dieci anni fa, o al bando per il centro congressi alla Fiera del Mediterraneo, per non parlare del project per i nuovi mercati generali, bloccato alla partenza, o quello per l’acquario mai partito. Ad eccezione della realizzazione dell’albero di Natale, ovviamente gratis, in questi anni, tutto, a cominciare dalla manutenzione degli edifici pubblici o delle strade, è stato affidato a società pubbliche partecipate al 100% dal Comune ed è di queste ore la notizia che la Città metropolitana revocherà, al privato che li ha finanziati e realizzati, la concessione degli impianti di risalita di Piano Battaglia per affidarli all’ennesima società partecipata. Bisogna, però, riconoscere, onestamente, che neanche dai partiti all’opposizione, agguerritissimi nel condurre battaglie contro il tram, o la Ztl o le piste ciclabili, sia mai venuto, almeno una volta, un sostegno all’iniziativa privata e contro la pervasività delle società municipalizzate”.

“La realizzazione di questi parcheggi spetterà all’amministrazione che sarà eletta dopo le prossime elezioni, ma non c’è da essere molto ottimisti perché, in questa proliferazione di candidature e di promesse di programmi, presentati come dirimenti per la scelta delle alleanze, temo che non ci sarà nessuno che indicherà, con chiarezza, il perimetro dell’intervento pubblico e quali settori affidare all’impresa privata, ovviamente sotto la sorveglianza dell’ente pubblico e che, nella migliore delle ipotesi – conclude il presidente di Ance Palermo – si preferirà rifugiarsi in affermazioni meno impegnative, quali efficienza, governance, società miste, etc. , che, però, lasceranno il tempo che trovano”.


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