"Anche la Sicilia sarà declassata" | Poi la precisazione: "Non è detto" - Live Sicilia

“Anche la Sicilia sarà declassata” | Poi la precisazione: “Non è detto”

L'assessore Armao
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Anche la Sicilia subirà il declassamento del rating da parte di Standard & Poor’s”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, durante un forum sul debito regionale e la ricaduta della manovra sulla Sicilia che si è svolto al Centro Pio La Torre di Palermo. L’assessore ha sottolineato che “é necessaria una finanziaria di svolta non solo per il risanamento dell’economia, ma anche per l’investimento e per la crescita. Tengo comunque a sottolineare che la situazione debitoria è sotto controllo”.

I 5 miliardi di debito sono dovuti, ha spiegato, “per la metà al risanamento del sistema sanitario, e per l’altra a spese di investimento. Per rientrare dal debito stiamo mettendo in atto vari provvedimenti come quello dell’annullamento in autotutela dei contratti swap che presentano irregolarità e che le banche non vorranno rivedere”. Per Antonello Cracolici, capogruppo Pd all’Ars, “in questi anni abbiamo assistito al disimpegno delle politiche pubbliche in Sicilia. Aziende come Fs, Anas, Fincantieri hanno ridotto la capacità di spesa. E sulle risorse comunitarie, lo Stato ha destinato appena il 20% dei fondi previsti per la regione”.

“Non vi è alcuna certezza di downgrade del rating per la Sicilia”. Lo dice l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, precisando le sue dichiarazioni al forum organizzato dal Centro Pio La Torre. “Nell’ambito di un’articolata disamina della situazione economica siciliana – prosegue – e delle misure di risanamento già avviate dalla Regione, quali la riduzione della spesa corrente ai livelli del 2001, ho soltanto espresso la preoccupazione che il declassamento del rating dello Stato si rifletta negativamente sul rating degli enti pubblici e privati sotto osservazione dell’Agenzia di rating Stansard’s & Poor”. “In atto – conclude – la Sicilia ha un rating migliore dello Stato e sarebbe un danno per la Regione se un’eccessiva politica di tagli imposti dallo Stato si risolvesse in un downgrading che é incompatibile con la politica di risanamento che il Governo Lombardo sta seriamente conducendo”.


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