Anci, la lettera di Orlando: | "Perché sono candidato" - Live Sicilia

Anci, la lettera di Orlando: | “Perché sono candidato”

Dopo avere formalizzato la sua discesa in campo, il sindaco di Palermo la spiega con una lettera. E tra lui e Amenta spunta anche il "terzo incomodo". Il 28 gennaio la votazione.

spunta anche un terzo pretendente
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PALERMO – E nella corsa alla presidenza dell’Anci Sicilia, spunta a sorpresa anche il terzo candidato. Si tratta di Antonino Romanzo, ex sindaco e ora consigliere comunale di Monforte, nel Messinese, considerato vicino al Centro Democratico di Bruno Tabacci, che si aggiunge così al vicepresidente vicario e finora favorito Paolo Ament, e al primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando.

Proprio Orlando, oggi, con una lettera ha spiegato il senso della propria candidatura che sta spaccando il centrosinistra, visto che Amenta è un amministratore del Pd in quota renziana. “Questa mia candidatura – spiega Orlando – intende porsi a servizio della complessiva realtà comunale, di tutti e di ciascun comune, e al di fuori di pregiudizi e contrapposizioni che rischiano di essere incompatibili con il ruolo istituzionale dei Comuni e dell’Anci. L’Anci può e deve essere strumento di forte interlocuzione nei riguardi dei livelli nazionali e regionali di governo, ma anche nei riguardi della Unione Europea in coincidenza oggi con la programmazione 2014/2020”.

La votazione si terrà a Palermo il 28 gennaio e ad eleggere il nuovo presidente saranno i 69 componenti del Consiglio regionale. Componenti fra i quali, oltre ai candidati, ci sono i sindaci di importanti città come Enzo Bianco , Marco Zambuto, Renato Accorinti, Paolo Garofalo, Federico Picciotto e Giancarlo Garozzo ma anche consiglieri, assessori e primi cittadini di centri minori sparsi qui e là per l’Isola. Diverse sono anche le appartenenze politiche, cambiate nel corso degli anni visto che l’attuale consiglio è il frutto degli accordi presi quando c’era ancora il governo Lombardo, sebbene alcuni siano decaduti e altri cooptati: molti hanno cambiato casacca o, più semplicemente, hanno dovuto trovare nuovi partiti rispetto agli iniziali praticamente scomparsi. Sta di fatto, comunque, che il centrosinistra può contare sui due terzi dell’assise che dovrà però scegliere fra più candidati.

“Il rischio è che si cambi tutto per non cambiare niente”, ammonisce Amenta che deve fare i conti con il “tradimento” della sua area, quella renziana, che appoggia invece Orlando la cui candidatura è sostenuta con forza da Bianco e anche dai massimi vertici regionali del Pd. “L’area Renzi dovrebbe rappresentare la novità invece torna a Orlando e Bianco, che oggi governano quest’area e hanno voluto forzare lamano – continua Amenta – vorrà dire che andremo alla conta”. Amenta, sindaco di Canicattini Bagni, può contare sull’ufficio di presidenza e sui piccoli centri, oltre ad avere un grande appeal sulla parte orientale dell’Isola.

Dall’altra c’è Orlando e la sua voglia di sparigliare i giochi: si dice che il Professore stia tentando il tutto per tutto contattando i singoli componenti del consiglio, forte del consenso delle grandi città. Ma il vero interrogativo è perché Orlando abbia deciso di intromettersi in una partita che sembrava già decisa e soprattutto a favore di un uomo di centrosinistra. Vero è che dall’Anci si potrà governare meglio il passaggio alle città metropolitane, che tanto caro sta al fondatore della Rete, ma in molti vedono in questa mossa l’anticamera di un patto di ferro col Pd che porterebbe i democratici a entrare nella maggioranza di Sala delle Lapidi blindando così un Orlando che continua a perdere pezzi in Aula. Qualcuno invece si spinge ancora più in là, arrivando a ipotizzare che la carica di presidente dell’associazione dei comuni isolani permetterà al sindaco di intrecciare rapporti al di fuori del capoluogo, magari utili per future partite politiche di carattere regionale. Sta di fatto che la sua candidatura è un forte segnale sia in chiave Europee che di congresso regionale democratico.

Si dovrà capire cosa farà poi il centrodestra e partiti come Udc e Megafono. “Domani inizierò a chiamare tutti i componenti che fanno riferimento al centrodestra – spiega Giulio Tantillo, vicepresidente dell’Anci Sicilia e capogruppo del Pdl-Forza Italia a Palermo – contatterò Vincenzo Gibiino, Dore Misuraca, Saverio Romano mentre Giovanni Luca Cannata, altro vicepresidente di centrodestra, si occuperà di convocare i miccicheiani. Faremo una riunione unitaria, ci aspettiamo dal Pd un candidato unitario per non dividere l’Anci. In quel caso, rispetteremo gli impegni”.

 


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