PALERMO – L’Anci Sicilia torna a chiedere sostegno per i comuni siciliani alle prese con gli extracosti nel settore dei rifiuti. “Ci dispiace dover prendere atto che tutti i nostri appelli siano finora caduti nel vuoto – sono le conclusioni del Consiglio regionale dell’associazione – . Abbiamo chiesto un incontro al presidente della Regione, Renato Schifani, richiamando lo spirito di collaborazione istituzionale al fine di individuare una soluzione per arginare gli extra costi su energia e rifiuti che ingessano i bilanci comunali , ma a tutt’oggi non abbiamo ottenuto alcuna risposta”.
Il documento di Anci Sicilia
Rinnovata, quindi, la richiesta di un incontro con il presidente della Regione. “Gli assessori Falcone e Di Mauro ci avevano assicurato che, dopo aver ‘recepito il grido d’aiuto dei sindaci siciliani e dell’Anci’, avrebbero rifinanziato gli aiuti ai comuni per compensare gli aumenti dei costi – aggiunge il Consiglio regionale – a seguito del trasferimento all’estero dei rifiuti. Avevano, inoltre, confermato la dotazione di 60 milioni per mettere in sicurezza i bilanci delle amministrazioni locali e, soprattutto, per scongiurare aumenti dei tributi a carico dei cittadini. Ma queste promesse non hanno avuto seguito. Ci dispiace doverlo sottolineare a mezzo stampa, ma siamo a un passo dal default e dall’aumento generalizzato delle tasse e rimaniamo disorientati dal silenzio del governo regionale”.
Amenta: “Risposte o sarà mobilitazione”
“In assenza di una pronta risposta – conclude il presidente dell’Associazione dei comuni siciliani Paolo Amenta – metteremo in campo iniziative di protesta non escludendo una mobilitazione permanente per evitare che le criticità da noi evidenziate si risolvano, come al solito, mettendo le mani nelle tasche dei cittadini”.
