Andrea talento catanese: “La musica è la mia alleata di vita” VIDEO

Andrea, talento catanese: “La musica è la mia alleata di vita” VIDEO

Ad appena 17 anni è già vincitore di prestigiosi concorsi nazionali e internazionali.

CATANIA. Una passione che nasce per caso. O forse no. A cinque anni, quando, tra una cioccolata calda e una gara di macchinine, un pomeriggio i tuoi ti invitano ad una nuova avventura. E tu, con la leggerezza dei tuoi (appunto) cinque anni, inizi a strizzare quegli occhietti azzurri ad un mondo incantato. Quello del fare. Della pratica ancor prima della teoria. Del gioco. Dei suoni e della creatività. Comincia così il lungo viaggio di Andrea Scirè nel mondo della musica. Nato nel 2005, il giovane allievo catanese dell’istituto musicale “Vincenzo Bellini”, tra masterclass, borse di studio, concorsi nazionali e internazionali prosegue con entusiasmo e dedizione ad impreziosire quel bagaglio fatto di sogni e note.

Sei reduce dal festival “Back to Bach” di Torino e in particolare dal concerto “Tre per tre” dedicato al grande compositore tedesco. Com’è andata?

“Sono molto soddisfatto di aver preso parte a quest’esperienza formativa dopo aver vinto, insieme ad altri cinque giovani, il concorso nazionale realizzato dalla Società Bachiana Italiana che ci ha permesso di eseguire, a 300 anni dalla composizione, una delle raccolte più importanti di Bach: “Il clavicembalo ben temperato”. È stato un modo per confrontarmi non solo con uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi ma, anche, con dei compagni d’avventura provenienti da diverse realtà: Italia, Croazia, Giappone”.

Dal punto di vista musicale, percepisci un approccio differente in chi proviene da nazioni diverse dalla nostra? 

“Noto che, in realtà ad esempio come quella asiatica o russa, avvicinare i piccoli al mondo della musica ancor prima dell’inserimento a scuola è molto frequente. In Italia, purtroppo, ciò avviene ancora raramente ed è un peccato in quanto imparare ad insegnare con metodo, nella vita, può servirti al di la della singola disciplina”.  

A te è stato utile per conciliare liceo, conservatorio, corsi e tutto il resto? 

“Direi di sì. Quest’anno ho cominciato il triennio al conservatorio e, quindi, cerco di pianificare le giornate ottimizzando il tempo a disposizione. La mattina al liceo, nelle prime ore del pomeriggio mi concentro, in genere, sulla preparazione delle verifiche per poi dedicarmi al pianoforte. Il fine settimana ovviamente, musica a parte, mi ritaglio del tempo per un pò di relax, per la famiglia e gli amici”.

Senti, ma cos’è la musica per Andrea?

“È il mio mondo, o meglio dire, è  lo strumento che ho a disposizione per rappresentare con più naturalezza  chi sono e come sono. È un’ottima alleata per esprimere i miei sentimenti”.  

Chi sono i compositori che preferisci? 

“Senza dubbio Fryderyk Chopin in quanto è uno dei maggiori rappresentanti della musica romantica e Johann Sebastian Bach per la sua spiccata genialità barocca. Grazie alle sue particolari sperimentazioni sonore, secondo me, però meriterebbe maggiore interesse Scriabin Alexander, un pianista russo vissuto a cavallo tra tardo romanticismo e inizio novecento”.   

Classica a parte, ti incuriosiscono anche altri generi musicali?

“Certo, anche se non ho un cantautore o un genere preferito. Ascolto un pò di tutto, dalla musica italiana a quella straniera. Soprattutto quest’ultima poichè tra le discipline che prediligo al liceo ci sono il greco, l’inglese e l’italiano”.

Prossimi impegni?

“Il 6 dicembre al palazzo Biscari sono stato alle prese con un concerto solistico per il Lyceum club e il 10 lo sarò con quello organizzato dal conservatorio di Catania dedicato alle variazioni sinfoniche di Cesar Frank”.


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