PALERMO – “Questa Borsellino andrebbe presa a timpulate (schiaffi, ndr)”, diceva l’ispettore della Digos, Giuseppe Scaletta. Il pm Luca Battinieri ha ricordato la frase intercettata oggi in aula, nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta a Palermo. Scaletta e la compagna, la biologa Mirta Baiamonte, rispondono di tentato abuso d’ufficio, nell’indagine a carico di una serie di imputati, fra cui l’ex primario di Chirurgia plaestica, Mattero Tutino, e l’ex manager Giacomo Sampieri.
Il troncone dell’indagine è quello sulla “banca dei tessuti” che doveva sorgere all’ospedale Villa Sofia. Secondo gli inquirenti, Tutino avrebbe stretto un accordo con l’Ivf mediterranean centre della Baiamonte e il marito si sarebbe dato da fare affinché l’affare andasse in porto al più presto. Il progetto fu, però, bloccato dall’allora assessore Lucia Borsellino perché il partner bisognava sceglierlo con una gara pubblica. La chiusura della Borsellino non sarebbe stata gradita. Da qui la frase degli schiaffi.
