PALERMO – I cantieri dell’anello ferroviario? Procedono a pieno regime, con un ritmo dei lavori addirittura triplicato negli ultimi due mesi. E’ questa la (per certi versi sorprendente) novità su una delle opere pubbliche più vituperate di Palermo, al centro degli attacchi quotidiani di residenti, commercianti e automobilisti. Un appalto su cui si gioca un’estenuante partita tra il Comune, Rfi e la Tecnis.
Secondo i dati Rfi, la produzione complessiva del cantiere negli ultimi due mesi sarebbe passata da 300 mila a un milione di euro al mese: a darne notizia è stato il vicesindaco Emilio Arcuri, a margine di una conferenza stampa. “Questo è quello che ci è stato riportato – ha detto il vicesindaco – verificheremo se è così”.
L’incremento riguarderebbe prioritariamente la zona del porto, ma anche via Sicilia e via Amari. A questo punto, se il crono-programma firmato in prefettura il primo settembre sarà rispettato, a gennaio il Comune sarà “costretto” a consegnare l’area 5, in pratica il tratto finale di via Amari. Sono state nel frattempo smontate in parte le aree di cantiere inutilizzate, come quella del Politeama, ma l’intenzione del Comune è di liberare anche viale Campania. “A gennaio – precisa Filippo Palazzo di Rfi – verranno rimontati i cantieri lì dove ce ne sarà bisogno”.