Anno giudiziario, ecco come la sta la Giustizia in Italia - Live Sicilia

Anno giudiziario, ecco come la sta la Giustizia in Italia

"Un'ombra inquietante rimane per il fatto che circa la metà degli omicidi sono avvenuti nell'ambito dei rapporti familiari"

E’ in corso in Cassazione la solenne cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche questo anno per il Covid l’evento avviene in forma ristretta ed è trasmesso in diretta su Rai1. Curzio sta tracciando un bilancio della giustizia del 2022.

“L’analisi sui dati dell’amministrazione della giustizia in Italia nell’anno appena trascorso conferma il quadro in chiaroscuro già descritto nelle precedenti relazioni” però “si assiste ad un lento ma progressivo miglioramento della situazione”. ha sottolineato il Primo presidente della Cassazione Pietro Curzio nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Continua il processo di riduzione del contenzioso, tanto nel civile quanto nel penale”.

Il numero dei processi penali pendenti in Italia è pari a 2.405.275 cause da smaltire, con una “decrescita del 4,5%2 rispetto al 2021. Per quanto riguarda la riduzione , essa si attesta al 14,7% nelle Corti di appello, 9,4% nei Tribunali, 0,9% nelle Procure della Repubblica e del 7,6% per i Giudici di Pace. Lo sottolinea il Primo presidente della Cassazione Pietro Curzio nella sua relazione alla cerimonia di apertura dell’anno giudiziario. Sia per il civile che per il penale, “il fatto importante – ha rilevato Curzio – è che la riduzione delle pendenze è dovuta al saldo positivo tra sopravvenienze e definizioni dei giudizi: tanto nel civile che nel penale si è deciso un numero di cause superiore a quello delle sopravvenute. Si sta dunque lentamente ma progressivamente riducendo l’arretrato”.

“Il numero dei processi civili pendenti al 30 giugno 2022 è di 2.881.886 unità, con una decrescita del 7,2% rispetto al 2021”, ha proseguito il Primo presidente della cassazione sottolineando che “continua il processo di riduzione del contenzioso, tanto nel civile quanto nel penale”. Nel civile i tempi di decisione – ha detto Curzio – sono stati ridotti rispetto al 2020/2021 dell’8,6% nelle Corti di appello, del 6,5% nei tribunali, del 5% dai Giudici di pace e dell’1,9% nei tribunali per i minorenni”.

Nonostante i miglioramenti apportati dalle riforme della giustizia nello sveltire l’accesso in magistratura con “vantaggi” che però “matureranno solo fra alcuni anni”, attualmente “l’inadeguatezza del numero dei magistrati è determinante per l’efficacia del sistema”. Nei 47 paesi europei che aderiscono al Consiglio d’Europa “in media vi sono 22,2 giudici togati ogni 100mila abitanti, mentre in Italia sono solo 11,9”, ha rilevato Curzio. “Particolarmente indicativo – secondo Curzio – è il confronto con la Germania dove operano 25 giudici togati ogni 100mila abitanti, numero più che doppio rispetto all’Italia”. Un “ausilio” viene dalla magistratura onoraria che però ha “una pesante scopertura dell’organico, pari al 20,8%, che in alcune sedi giunge al 70-80%”, ha concluso Curzio.

La lotta al terrorismo e alla mafia

Nella lotta al terrorismo e alla mafia ci sono stati “passi avanti evidenti, e ne abbiamo avuto conferma di recente con un arresto importante, non solo per contrastare strategie che hanno insanguinato il paese in anni terribili , ma anche nel cogliere mutazioni verso forme altrettanto pericolose, sebbene altrettanto pericolose, sebbene meno visibili, volte ad inquinare settori sani della società civile e dell’economia e ad estendersi verso zone del paese diverse da quelle originarie, come emerge ad esempio dal processo ‘Aemilia” “. Lo sottolinea il Primo presidente della Cassazione Pietro Curzio riferendosi a Messina Denaro.

“Paese sicuro, omicidi in calo da 1900 a 310”

“Nel corso degli anni Novanta del Novecento gli omicidi in Italia erano circa 1900 ogni anno, in parte cospicua commessi da esponenti della criminalità organizzata”, negli ultimi 5 anni si sono ridotti a 300 e nel 2022 sono stati 310: “si tratta di un dato cruciale perchè colloca l’Italia tra i paesi più sicuri in Europa e a fortiori nel mondo”, sottolinea il Primo presidente della Cassazione Pietro Curzio all’anno giudiziario. Curzio sottolinea “l’efficienza del sistema” per cui negli ultimi 30 anni l’accertamento degli autori di omicidi è passato dal 40% degli anni Novanta al 73% del 2016, “percentuale che tende a crescere”.

Gli omicidi in ambito familiare

“Un’ombra inquietante rimane per il fatto che circa la metà degli omicidi sono avvenuti nell’ambito dei rapporti familiari ed affettivi e una parte molto consistente, 122 su 310, vede come vittima la donna, spesso ad opera del partner o ex partner. Il dato è ormai costante, anche se proprio nell’anno appena concluso in leggera flessione”. Ha sottolineato il Primo presidente della Cassazione Pietro Curzio.

I morti sul lavoro

“Rimane inaccettabile il numero delle morti bianche, che anche quest’anno ha superato il livello di 1000 casi, con l’inquietante ritmo di tre morti al giorno”, lo sottolinea il Primo presidente della Cassazione Pietro Curzio all’anno giudiziario. Nei primi dieci mesi del 2022, le denunce “sono aumentate del 32,9% rispetto al 2021” e le malattie professionali hanno visto un aumento delle denunce del 10,6%. Questi dati sono una “pesante e grave conferma” della situazione di pericolo e rischio nel mondo del lavoro.


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