Appalti pilotati, rolex e feste private |Pubbliservizi e il 'cerchio magico' - Live Sicilia

Appalti pilotati, rolex e feste private |Pubbliservizi e il ‘cerchio magico’

In totale sono sei le persone arrestate. TUTTI I NOMI

CATANIA – Appalti pilotati e corruzione alla Pubbliservizi di Catania. La Guardia di Finanza ha passato al setaccio la gestione amministrativa e contabile tra il 2015 e il 2016 della società “in house” della Città Metropolitana di Catania e ha cristallizzato un presunto sistema criminale che aveva tra i protagonisti l’ex presidente della Spa Adolfo Messina, questa mattina finito in manette. Adolfo Messina diventa presidente della Pubbliservizi spa (nominato da Crocetta) l’estate del 2015 e si dimette a dicembre dello scorso anno. 

TUTTI I NOMI. In totale sono sei le persone arrestate. Oltre ad Adolfo Messina, ex presidente, è finito in carcere anche Alfio Massimo Trombetta, consulente della partecipata. Ai domiciliari finiscono Raffaello Giovanni Pedi, responsabile della Manutenzione Ordinaria, Rosario Simone Reitano e Santo Nicotra, imprenditori e amministratori di fatto della ditta individuale “Renergy di Reitano Rosario” per “lavori di installazione e impianti elettrici” di San Giovanni La Punta e della Società “Light and Power Srls” per il “commercio all’ingrosso di materiale elettrico”. Infine Alfio Giuffrida, amministratore della società di costruzione “Ma.Gi. Srl” di Trecastagni.

INDAGATO CHE HA COLLABORATO. Coinvolto nell’indagine “Cerchio Magico” anche Salvatore Branchina, responsabile unico dei procedimenti (Rup) della Pubbliservizi che non è stato raggiunto da alcuna misura restrittiva perché ha collaborato con gli inquirenti per la prosecuzione delle indagini. “Quando c’è una collaborazione con la magistratura si registra un dato molto importante”, ha detto il procuratore Carmelo Zuccaro in conferenza stampa. Ma non è il solo che avrebbe collaborato con gli investigatori. “Molte sono le persone che hanno voluto raccontare alla Guardia di Finanza e la Procura alcuni dettagli e alcuni particolari”, ha affermato Fabio Regolo, il pm che ha condotto l’inchiesta insieme al sostituto Fabio Saponara.

IL SEQUESTRO. La Guardia di Finanza, inoltre, ha sequestrato beni per oltre 200 mila euro. Sarebbe questo il profitto illecito della corruzione messa in atto all’interno di Pubbliservizi SpaAi destinatari delle misure personali e anche reali (i sequestri, ndr) è contestata la corruzione continuata con il vincolo associativo.

LA SOCIETA’. La Pubbliservizi spa è una società di servizi integrati nata nel 2006 su iniziativa dell’allora presidente della Provincia Regionale di Catania, Raffaele Lombardo. “L’obiettivo della società – scrivono gli inquirenti – è quello di fornire secondo criteri di managerialità imprenditoriale, le soluzioni per la gestione di immobili, aree urbane ed uffici della Città Metropolitana”. Il vincolo contrattuale tra il 2014-2016 ha il valore di 15 milioni di euro all’anno.

L’INCHIESTA. “L’indagine è partita ad ottobre del 2016 e si è conclusa il 6 dicembre dello scorso anno”, spiega Zuccaro. La Guardia di Finanza ha svolto numerosi accertamenti bancari, analisi documentali e intercettazioni telefoniche che hanno portato a mettere in luce in presunto sistema criminale che sarebbe stato orchestrato (“secondo una logica perversa”, afferma Regolo) dall’ex presidente della Pubbliservizi Adolfo Messina e del suo stretto collaboratore Trombetta, “che avvalendosi del contributo determinante del dirigente Pedi, indirizzavano – scrivono gli inquirenti –  l’affidamento di lavori e servizi a imprese terze corrotte traendone svariate utilità”. Sono finiti nei conti correnti di Messina e Trombetta oltre 200 mila euro. “Questa operazione è il brillante risultato della collaborazione tra Guardia di Finanza e Procura”, afferma il procuratore. Gli fa eco il nuovo comandante delle fiamme gialle il Generale Antonio Nicola Quintavalle Cecere: “Già all’atto dell’insediamento avevo parlato di effervescente lavoro della Finanza. Sono felice che a pochi giorni dal mio arrivo posso presenziare a questo incontro con la stampa per illustrare questa importante inchiesta”.

LA FESTA DI COMPLEANNO DI MESSINA E IL ROLEX IN REGALO. E’ finita all’attenzione della Guardia di Finanza anche la festa di compleanno di Adolfo Messina (8 ottobre 2016) che è stata organizzata dall’imprenditore Giuffrida, finito ai domiciliari. Tra i doni del compleanno anche un orologio Rolex (che non sarebbe stato accettato da Messina) e per cui Giuffrida avrebbe contribuito per l’importo di 10 mila euro. Ma non finisce qui, perché i componenti del “cerchio magico” avrebbero beneficiato di diversi favori, l’utilizzo di una Bmw X3, il pagamento di pranzi e cene, vestiti firmati.

L’AMICO RAFFAELLO PEDI. Il dipendente della Pubbliservizi Pedi, finito ai domiciliari, avrebbe ricevuto come beneficio quello di mantenere intatto il proprio inquadramento contrattuale. Un fatto strano visto che Adolfo Messina durante la sua “governance” avrebbe effettuato spostamenti e demansionamenti tutto al fine – secondo la Procura – per  “attorniarsi di una ristretta cerchia di persone fidate”.

GLI AFFIDAMENTI SOSPETTI. Gli imprenditori corrotti sono stati affidatari di lavori nel settore della manutenzione edilizia e degli arredi per oltre 800 mila euro e hanno beneficiato anche di pagamenti “preferenziali” ossia più celeri rispetto agli altri fornitori della  Pubbliservizi. Gli appalti sarebbero stati aggiudicati – secondo le ipotesi dell’accusa – in violazione delle norme.  In particolare sarebbe stato fatto un affidamento diretto sotto soglia e successivamente gonfiati e procedure negoziate “pilotate”.

“INFONDATE” LE DENUNCE DI MESSINA.  Adolfo Messina, all’epoca presidente della Pubbliservizi Spa, si è presentato in Procura per denunciare una serie di anomalie nella gestione degli anni 2013 e 2014. “Le indagini hanno portato a ritenere infondate le sue ipotesi”, dice Regolo. Non è stato trovato alcun riscontro  investigativo anche per le intimidazioni e minacce ricevute da Messina ad ottobre dello scorso anno. Minacce che portarono il presidente della Regione Rosario Crocetta a Catania per dimostrare la solidarietà all’ex presidente.

 

 


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