Appello ai devoti |Processione "a passo" - Live Sicilia

Appello ai devoti |Processione “a passo”

Il Fercolo è stato revisionato e garantisce "assoluta sicurezza" a velocità "a passo d'uomo". Mons. Scionti: "Le nostre scelte non vogliono togliere nulla, ma anzi aggiungere fede e religiosità". Il capovara Baturi: "Chiedere le corse è un'assurdità". Su Twitter: #LiveSAgata

Sant'Agata

Da sinistra, Marco Pappalardo, mons. Gaetano Zito, mons. Barbaro Scionti, p. Giuseppe Maeli ed il capovara Claudio Baturi

CATANIA – La processione della festa di Sant’Agata sarà a passo d’uomo, in ogni fase del percorso agatino e Salita di Sangiuliano inclusa. Ci sarà molto più spazio per la spiritualità e per la devozione, grazie ad un’attenzione particolare nei confronti del cordone “luogo sacro” dove anche i piccoli devoti saranno guidati da quelli più esperti. Le omelie e gli interventi dell’Arcivescovo, inoltre, saranno diffusi anche via web attraverso il sito internet della Cattedrale ed i propri profili Facebook e Twitter.

Lo hanno detto chiaramente, stamattina in Cattedrale, il parroco mons. Barbaro Scionti, il delegato per la Cultura mons. Gaetano Zito, p. Giuseppe Maeli ed il capovara Claudio Baturi in un incontro per fare il punto sull’imminente Festa di Sant’Agata.

Il busto reliquiario di Sant'Agata

Il cordone, in particolare, sarà valorizzato ancora di più: “Dobbiamo tornare a considerare il cordone – spiega il parroco della Cattedrale mons. Barbaro Scionti – come un luogo sacro. Invitiamo i devoti adulti ad essere educatori alla vera devozione nei confronti dei devoti più piccoli, per trasmettere il vero valore di quel gesto di fede. E’ chiaro che, se i ragazzini non hanno una guida, non potranno capire l’importanza del cordone, cos’è e perchè è importante per la fede dei catanesi. Più in generale, riprendiamo l’invito del nostro Arcivescovo ad essere “buoni cristiani ed onesti cittadini”: la legge del devoti di sant’Agata è l’amore ed il bene degli altri”.

“Sulle decisioni che riguardano la Festa – ha aggiunto mons. Scionti – sia in Cattedrale che sul Fercolo tutte le decisioni che prenderemo saranno orientate al rispetto della libertà di ciascuno. Le nostre scelte non vogliono togliere nulla, ma anzi aggiungere fede e religiosità. Un esempio è l’apertura della Cattedrale per la Messa dell’Aurora: da ormai cinque anni il portone viene aperto nel cuore della notte per evitare le corse dei devoti lungo la navata della chiesa. Qualche anno fa, al Nord Italia, mi è stato chiesto se ero io il parroco di quei devoti che si comportavano in modo così irrispettoso: mi sono vergognato. Ecco perchè, così come avviene da qualche anno, i fedeli trovano il portone aperto già prima dell’alba. Ed ecco perchè, già da qualche anno, abbiamo anche ritrovato la dignità dell’altare”.

Niente corse pure per il Fercolo, che andrà a passo d’uomo in ogni momento della lunga processione. “Ogni anno – spiega il capovara Claudio Baturi – il Fercolo è oggetto di manutenzione di tutte le parti idrauliche e meccaniche, che pure stavolta sono state revisionate e in alcuni casi anche sostituite. Stamattina abbiamo ricevuto il verbale di accettazione del collaudo da parte del Comune. I lavori sono durati un mese ed alla fine è stata verificata la funzionalità degli impianti, che saranno quindi in assoluta sicurezza con una velocità a passo d’uomo. Chiedere le corse è un’assurdità. Non sacrifichiamo nulla. Chiedo ai devoti di accettare le decisioni di capovara: so che alcune mi rendono impopolare, ma non vogliamo avere nulla sulla coscienza”.

Ad intervenire sul dibattito sule rispetto delle tradizioni agatine è mons. Gaetano Zito: “Vogliamo fare in modo – afferma il vicario del vescovo per la Cultura – che la Festa sia una festa cristiana, e che frasi come “si è fatto sempre così” non siano una regola”. L’intervento della chiesa catanese vuole anche fare chiarezza sul alcuni punti e sfatare falsi miti, come quelli che girano attorno al toccante canto delle monache di San Benedetto in via Crociferi: “Alcuni dicono che, se il Fercolo non passa da via Crociferi ed il canto non viene eseguito, le monache si dispiacciono. Non è così: loro stesse, nella loro annuale lettera “notiziaria” di gennaio, scrivono che l’anno scorso “Il canto non ha avuto luogo a causa della pioggia, leggera ma pericolosa” e che sperano “piovano dal cielo infinite grazie per la città”. Le monache, quindi, continuano a pregare anche se Sant’Agata non passa da lì”.

Tra le altre novità, il messaggio dell’Arcivescovo mons. Gristina alla città, in piazza Stesicoro: nell’anno della Fede, chiederà ai catanesi di rinnovare la propria fedeltà al battesimo. Un gesto che sarà realizzato attraverso alcuni segni lungo il cordone.

Per seguire la Festa di Sant’Agata su Twitter il nostro hashtag è #LiveSAgata

 

 

 


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