PALERMO – Qualcuno lo definisce un “libro dei sogni”, per altri è invece il modo in cui cambierà il volto della città da qui a tre anni. Ecco il Piano triennale delle opere pubbliche, il documento propedeutico al bilancio che la giunta Orlando ha approvato ieri sera perché arrivi in consiglio comunale e sia oggetto di eventuali osservazioni da parte dei cittadini.
Un lungo elenco che, rispetto allo scorso anno, ha subito però delle variazioni: 22 interventi sono stati cassati e 20 sono invece nuovi. Il testo è il primo in questa consiliatura che porta la firma del neo assessore Emilio Arcuri e prevede, nel triennio 2014-2016, 685 opere per un importo totale di 3,8 miliardi di euro, di cui 266 milioni quest’anno (103 opere), 1,2 miliardi nel 2015 (213 opere) e 2,3 nel 2016 (369 opere). L’atto andrà ora al consiglio comunale che dovrà approvarlo, così come il bilancio di previsione, entro il 30 luglio.
Gli interventi sono suddivisi in 15 aree tematiche: l’oltre Oreto (84 opere per 480 milioni); la Favorita (11 opere per 24 milioni); la riduzione degli affitti pagati (31 interventi per 93 milioni); la finanza di progetto (25 interventi per 596 milioni); case popolari (60 interventi per 273 milioni); le scuole (144 opere per 426 milioni); la cultura (30 interventi per 387 milioni, tra cui teatri storici, conventi e Cantieri della Zisa); pedonalizzazioni e parcheggi (172 interventi per 1,5 miliardi, tra cui la metropolitana leggera); la costa (12 opere per 32 milioni); le sedi delle circoscrizioni; il verde (39 opere per 84 milioni); l’innovazione (7 interventi per 81 milioni); i cimiteri (7 opere per 55milioni, tra cui l’ampliamento dei Rotoli e di Santa Maria di Gesù e il nuovo impianto di Ciaculli); la rete idraulica (9 opere per 19 milioni che comprendono anche la ricostruzione del canale Passo di Rigano); i servizi a rete (163 interventi per 725 milioni).
Come detto, sono 22 le opere cassate: spariscono la rotatoria di via Besta, interventi sui 204 alloggi popolari in via Ammiraglio Rizzo, il centro polifunzionale di Bonagia, alcuni interventi sulle scuole e la realizzazione di una sezione di pretrattamento del percolato ad Acqua dei Corsari. In alcuni casi si tratta di interventi ultimati, in altri casi accorpati, in altri ancora (come Acqua dei Corsari) cestinati. Ne spuntano 20 nuovi: il parcheggio di piazza Sturzo (24 milioni), la manutenzione degli edifici comunali (1,5 milioni), un nuovo forno crematorio ai Rotoli (2,5 milioni), interventi all’Ortofrutticolo (1 milione), la nuova chiesa di Santa Susanna (4 milioni), la manutenzione del sottopasso di via Crispi (1 milione) e dei sottopassi cittadini (mezzo milione), il drenaggio del fiume Oreto (due milioni), l’illuminazione pubblica in via Etna, via Archestrato, via De Stefano e via Nave (700mila euro circa), la manutenzione di immobili pubblici (30 milioni circa).
Nell’elenco annuale, cioè quello delle opere che dovrebbero essere realizzate quest’anno, rientrano via Palinuro, via Lucrezio, i sovrappassi della circonvallazione, il ponte Oreto, una scuola materna allo Zen, i lavori di manutenzione in diverse scuole e asili nido ma anche nei beni confiscati. E ancora interventi in piazza Lolli, piazza Papireto e piazza Sant’Onofrio, il secondo stralcio del restauro della facciata del Politeama, il restauro dello Spasimo e dei Cantieri della Zisa, la messa in sicurezza di Santa Caterina e dell’Ecce Homo, il restauro delle scale del Massimo, il Palazzetto dello Sport, la piscina comunale e le fognature.
Andiamo alle fonti di finanziamento. Per il 2014 serviranno 266 milioni così suddivisi: 54 a carico dell’Unione europea, 39 medianti mutui, 18 di fondi comunali, 63 della Regione e 89,5 dello Stato. Per il 2015 si sale a 1,2 miliardi (9,5 da mutui, 349 privati, 25 propri, 163 regionali, 604 statali e 53 europei); per il 2016 si arriva a 2,3 miliardi (43 da mutui, 246 da privati, 27 propri, 583 regionali, 1,2 miliardi statali e 205 europei). In totale 3,8 miliardi, di cui 92 milioni con muti, 596 privati, 70 comunali, 809 regionali, 313 europei e 1,9 miliardi statali.
La Ragioneria generale ha espresso parere positivo, anche se bisognerà aspettare il Consuntivo per poter impiegare l’eventuale avanzo per le spese in conto capitale, che dovranno essere pari a quelle per investimenti con fondi comunali.
“Il Piano triennale, definito per anni un ‘libro dei sogni’, adesso potrà essere definito un ‘libro delle fiabe’ – dice Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia – perché sembra di vivere nel mondo delle favole e, come accade nelle favole, quando ci si risveglia la realtà è ben diversa. Non vi è alcuna previsione per la viabilità alternativa in viale Regione siciliana, in via Leonardo da Vinci o a Brancaccio, tanto per fare qualche esempio. In Aula, così come l’anno scorso quando il consiglio bocciò San Basilio, interverremo sull’atto nell’interesse della città. Il Piano è stato esitato dalla giunta senza alcun passaggio in commissione, una procedura irrituale. Questo Piano sembra essere avulso dagli obiettivi del nuovo Prg: tra i due strumenti non vi è alcun collegamento, resta quindi un mondo delle fiabe che si racconta ai bambini per farli addormentare”.