PALERMO – Anas ha aperto al traffico nella giornata di giovedì 17 luglio il ponte ad arco a via inferiore San Giuliano sulla carreggiata in direzione Agrigento della nuova SS 640 “Strada degli Scrittori”. Alla cerimonia di apertura hanno preso parte tra gli altri: il Vicepresidente del Consiglio e Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini; l’Amministratore Delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme; il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani; il Sindaco della città di Caltanissetta, Walter Tesauro.
“Ponte di altissimo pregio”
L’AD di Anas, Claudio Andrea Gemme, nel corso della cerimonia, ha dichiarato: “Ringrazio tutti quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo ponte avveniristico di altissimo pregio, qualità e affidabilità. Una nuova opera, possiamo dire che da oggi si riscrive la storia della viabilità fra Agrigento-Caltanissetta. Con 28 chilometri di nuovissimo tracciato di strada extraurbana principale e un investimento complessivo di oltre un miliardo di euro”.
“Da tanti anni – prosegue Gemme – questa infrastruttura attendeva di essere messa al servizio della collettività siciliana. Oggi siamo qui a testimoniare che, grazie al lavoro e all’impegno di tutti, abbiamo potuto superare una situazione di crisi che fino a qualche anno fa non sembrava potesse essere sovvertita”.
Come si legge in una nota di Anas il ponte, di particolare valenza tecnica e paesaggistica, ha una lunghezza di 170 metri e darà continuità alla carreggiata stradale fino all’imbocco lato A19 della galleria Caltanissetta, in Sicilia la più lunga e più dotata di tecnologie, di recente aperta nella sua configurazione definitiva.
La sezione stradale del ponte San Giuliano prevede 2 corsie da 3,75 metri, due banchine di larghezza costante 1,75 e 1,25 metri, oltre a due fasce di larghezza 0.75 metri per l’alloggiamento delle barriere laterali. L’impalcato è del tipo misto in acciaio-calcestruzzo ed è costituito da due travi catena in acciaio corten. Il peso totale della carpenteria metallica è pari a circa 2000 tonnellate.
La sua realizzazione ha comportato un investimento netto di 12 milioni di euro. Con il ponte San Giuliano è stato aperto al traffico l’ultimo chilometro della SS 640 che comprende anche il viadotto Busita 1 sx (224 m), la Galleria naturale San Filippo sx (210 m) e il viadotto San Filippo Neri sx (176 m).
La Agrigento – Caltanissetta
A partire da oggi saranno resi percorribili, nella configurazione di progetto a doppia carreggiata con sezione stradale tipo B (strada extraurbana principale), tutti i 28 km del secondo lotto dei lavori di ammodernamento della SS 640 “Strada degli Scrittori”, che completano l’itinerario Agrigento–Caltanissetta, dal chilometro 9,800 (alle porte della città di Agrigento), al chilometro 69 (svincolo di Caltanissetta con l’autostrada A19 “Palermo-Catania”).
I lavori di realizzazione di questo lotto hanno consentito l’adeguamento a quattro corsie del tratto dal chilometro 44 all’innesto con l’autostrada A19 “Palermo–Catania”, con un investimento complessivo di un miliardo e venticinque milioni di euro. Il nuovo tratto comprende: 6 svincoli; 4 gallerie naturali, delle quali la più lunga misura circa 4 chilometri; 5 gallerie artificiali; 13 viadotti.
La nuova SS 640 abbatte i precedenti tempi di percorrenza fra le città di Agrigento e Caltanissetta; ottimizza i collegamenti fra i loro rispettivi hinterland. Migliora la connessione fra Agrigento e l’autostrada A19. Dona all’utenza in transito un collegamento rapido, sicuro ed efficiente in un tratto nevralgico per la Sicilia. Il progetto viene portato a termine in occasione dell’evento “Agrigento Capitale della Cultura” e a ridosso dell’esodo estivo.
Il completamento dei lavori
Per l’ultimazione dei lavori nell’intero lotto restano da completare lo svincolo con l’A19 e alcune lavorazioni residue comprendenti opere idrauliche, riconfigurazioni morfologiche, stesa dello strato di usura su alcuni tratti, segnaletica. Tali lavorazioni potranno comportare localizzate e temporanee limitazioni del traffico, comunque non causeranno particolari disagi agli utenti.
Il Responsabile del Procedimento dell’intervento è l’Ingegnere Luigi Mupo, il Coordinatore dell’Alta Sorveglianza è l’Ingegnere Giuseppe Salvia, entrambi in forza ad Anas.
Per il superamento di gravi problematiche che avevano comportato il blocco totale dei lavori e prefiguravano la risoluzione del contratto di appalto, nell’aprile 2021 è stato nominato un Commissario Straordinario di Governo, l’Ingegnere di Anas Raffaele Celia, che ha operato all’unisono con la stazione appaltante per il raggiungimento del risultato odierno.
Schifani: “In Sicilia un risveglio infrastrutturale”
All’inaugurazione è intervenuto il presidente della Regione Renato Schifani: “La realizzazione del raddoppio di un’arteria strategica come la Strada degli scrittori rappresenta un risultato importante per il miglioramento della viabilità interna della Sicilia, riducendo notevolmente i tempi di collegamento tra i territori di Agrigento, Caltanissetta e l’autostrada A19, garantendo anche maggiore sicurezza e fruibilità”.
“La nostra Isola – prosegue Schifani – si avvia, nel giro di pochi anni, a non essere più un territorio perduto nel Sud dell’Europa. E questo anche grazie al Ponte sullo Stretto. Quanti sono contrari al Ponte dicono che sarà una cattedrale nel deserto, perfettamente inutile perché disperso nella incapacità infrastrutturale della Sicilia. Ma non sarà così, perché in Sicilia c’è un risveglio delle infrastrutture, dell’attenzione delle istituzioni per questo settore”.
“Un’attenzione – conclude Schifani – che oggi trova il suo momento magico in questa inaugurazione, che non è casuale ma si inserisce in un progetto più ampio. Quella che inauguriamo oggi è un’opera strategica che fa parte di un piano più vasto, che vede governo regionale e governo nazionale alla pari su un percorso condiviso di lealtà e collaborazione, anche personale”.
M5S: “Poco da festeggiare, opera arriva dopo 20 anni e solo grazie al M5S”
“L’inaugurazione del viadotto lungo la Strada statale 640 – oggi ribattezzata ‘Strada degli Scrittori’ – non può essere trattata come un traguardo da celebrare con toni trionfalistici. È piuttosto l’epilogo, arrivato con colpevole ritardo, di una vicenda lunga oltre vent’anni, segnata da rallentamenti, blocchi e promesse procrastinate che si susseguono da anni”. Lo afferma il deputato agrigentino del Movimento 5 Stelle all’Ars Angelo Cambiano.
“Tra l’altro, mi preme sottolineare – dice Cambiano – che solo durante il Governo Conte II, grazie al lavoro del Movimento 5 Stelle, si è sbloccato il rifinanziamento dell’opera, consentendo la ripresa effettiva dei lavori. Senza questo passaggio, oggi non ci sarebbe proprio nulla da inaugurare.
Ma il problema va ben oltre questa singola opera”.
“Gran parte della Sicilia, e soprattutto la provincia di Agrigento, continua a scontare un ritardo infrastrutturale cronico, che blocca lo sviluppo economico, penalizza il settore turistico, ostacola la mobilità dei cittadini e incide negativamente sulla qualità della vita”.
“Strade provinciali dissestate, collegamenti ferroviari lenti e insufficienti, cantieri infiniti: è questo il quadro quotidiano con cui convivono, lavoratori, studenti, famiglie, cittadini tutti del nostro territorio. Non possiamo, ad esempio, non ricordare la curva di Poggio di Guardia, lungo il tracciato della SS 115, teatro di gravi incidenti, alcune dei quali costate vite umane. Un luogo che per troppi anni ha rappresentato l’abbandono istituzionale e che ancora oggi resta una ferita aperta per l’intera comunità agrigentina. Per non parlare della SS 189, dove un semaforo in tilt, a causa di un guasto, si è trasformato in una pericolosissima trappola per le centinaia e centinaia di pendolari e viaggiatori che ogni giorno percorrono quel tratto di strada, a senso alternato, a causa di lavori infiniti che si trascinano da tempo immemore per la realizzazione di un viadotto, all’altezza del bivio Milena-Casteltermini”.
“E mentre si tagliano nastri su progetti avviati da decenni – prosegue il deputato M5S – nessuna risposta arriva neppure su opere strategiche e urgenti, come la chiusura dell’anello autostradale Castelvetrano-Gela, o il miglioramento dei collegamenti ferroviari interni. Non si può costruire il futuro della Sicilia con interventi spot e politiche di interventi ad intermittenza: serve una visione chiara, fondata su investimenti certi, programmazioni serie, tempistiche realistiche e soprattutto rispetto per i cittadini, che chiedono di vivere in un territorio con le stesse opportunità e tutele del resto del Paese”.
“È paradossale e anche offensivo per i siciliani – conclude Cambiano – che il Presidente della Regione, Renato Schifani, non trovi mai il tempo per partecipare ai lavori dell’Assemblea Regionale Siciliana, ma lo trovi sempre per farsi immortalare in selfie promozionali davanti al plastico del Ponte sullo Stretto o durante passerelle come quella sulla SS 640. La partecipazione attiva ai lavori d’Aula è un dovere istituzionale imprescindibile: è lì che si decidono le priorità e si affrontano i problemi reali della Sicilia che, certamente, non ha bisogno di passerelle né di riflettori accesi a comando, ma di avere finalmente le stesse opportunità di sviluppo del resto del Paese. E chi rappresenta le istituzioni ha il dovere di lavorare con responsabilità ogni giorno per colmare questo divario, non di nasconderlo dietro foto e nastro da tagliare”.
