Aps, Amap detta le condizioni| Soldi e affidamento trentennale - Live Sicilia

Aps, Amap detta le condizioni| Soldi e affidamento trentennale

La società ha messo a punto il piano per la gestione del servizio idrico in 42 comuni anche dopo il 30 settembre. Gli enti locali dovranno acquistare delle azioni e la Regione garantire gli 8 milioni promessi e un affidamento pluriennale.

PALERMO – Si avvicina a un punto di svolta la vicenda di Aps. L’Amap infatti ha messo a punto il piano con cui intende affittare il ramo d’azienda, facendosi temporaneamente carico dei lavoratori e del servizio in 42 comuni del Palermitano. Ma il presidente della società, Maria Prestigiacomo, detta anche le condizioni: soldi subito e soprattutto una convenzione trentennale, che vada oltre la scadenza del 30 settembre.

Il piano, in poche parole, prevede che per il primo anno Amap perda almeno 4 milioni visto che un milione al mese se ne va tra stipendi (600mila euro) ed energia elettrica (400mila). Tutto il resto andrebbe ammortizzato nel tempo e quindi per via Volturno solo con un affidamento pluriennale sarà possibile rendere l’operazione economicamente appetibile. Altra condizione necessaria è che i 42 comuni (o almeno quelli che ci stanno) acquistino un pacchetto di azioni di Amap, che si trasformerebbe così da partecipata del solo comune di Palermo a società in house di tutti i comuni di cui gestisce il servizio. Condizione necessaria per l’affidamento.

“Il piano industriale, relativo alla fase successiva – si legge in una nota dell’azienda – sarà da elaborare e condividere con i comuni che entreranno a far parte della compagine di Amap e sarà realizzato solo nel caso in cui, da parte degli organi regionali competenti, sarà garantito l’affidamento pluriennale del servizio ad Amap e ciò al fine della sostenibilità della stessa operazione. L’Amap ha altresì predisposta la bozza di statuto, condivisa dall’Amministrazione comunale di Palermo, che prevede l’ampliamento della compagine della società. In difetto di un formale provvedimento che assicuri l’affidamento pluriennale del servizio ad Amap e della prevista commessa finanziaria, l’Amap non potrà assumere il servizio dal primo marzo, non potendo sostenere le spese necessarie al mantenimento della gestione Aps e ciò al fine di evitare un paventato dissesto finanziario”.

Il problema è che gli 8 milioni in dote alla Regione sono momentaneamente bloccati perché inseriti nei capitoli di bilancio degli Enti locali, anziché in quelli dell’assessorato all’Energia. Un intoppo burocratico che andrà risolto in meno di due settimane, prima che scada la proroga all’Aato. Entro il 31 marzo inoltre i comuni dovranno deliberare l’impegno all’acquisto della partecipazione societaria ed entro il 30 settembre entrare effettivamente in Amap, anche con quote minime. Sempre che dalla Regione arrivino soldi e affidamento trentennale.

 


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