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Aps, spunta anche| l’offerta di Onda Energia

La società ha fatto la sua offerta per lavoratori e beni di Acque potabili siciliane. L'ultima parola spetterà al tribunale.

la proposta dell'azienda siracusana
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PALERMO – Spunta un altro pretendente nella corsa all’eredità di Acque potabili siciliane. Il 15 gennaio è infatti arrivata alla curatela fallimentare della società l’offerta di Onda Energia, azienda siracusana che oltre un anno fa ha acquistato la sarda Energy e che opera in tutta Italia, con l’obiettivo di occuparsi anche di acqua. L’offerta, illustrata informalmente anche ai sindacati, comprende sia tutti i dipendenti che i beni di Aps e quindi rappresenta una valida alternativa all’Amap.

La decisione spetterà al tribunale, anche se la proposta di Onda è sicuramente un importante elemento di novità. Il 29 gennaio scadrà l’esercizio provvisorio e il pericolo è che le reti possano tornare ai Comuni smembrando il servizio. “E’ tutto all’attenzione del tribunale che farà la sua valutazione – dice uno dei curatoli fallimentari, Massimo Pensabene – e sceglierà, poi si dovrà capire se gli aggiudicatari avranno licenze e concessioni”.

“Onda Energia opera da anni nel settore dell’energia, ha acquisito un’importante azienda sarda e l’idea è quella di una multi utility che si occupi anche di acqua – spiega il consulente Bartolo Sammartino – ha un’esperienza importante in questo campo, in crescita e in espansione e ha fatto un’offerta all’attenzione della curatela entro il 15 gennaio e aspetta l’esito. Ha costruito questa offerta sulla volontà reale di rilevare il ramo d’azienda, garantire il personale e investire sul rilancio dei servizi con un’alternativa reale ad altre soluzioni non altrettanto studiate. Ci vuole ovviamente la garanzia della concessione”.

L’alternativa, come detto, è costituita dall’Amap che riceverebbe un incarico dalla Regione: un’ipotesi che fino ad ora sembrava l’unica strada percorribile, dopo aver scartato quella dell’Eas. Ma non è un mistero che l’azienda del comune di Palermo non muoia dalla voglia di farsi carico del servizio, ecco perché Onda Energia potrebbe avere qualche chance in più.

“Per noi, nelle more di una norma chiara della Regione – dice Raffaele Loddo della Cisal – basta che vengano salvaguardati il servizio idrico e i lavoratori, chi ha le carte in regola e solidità economica è benvenuto, indipendentemente che sia l’uno o l’altro soggetto. Servono capacità imprenditoriali e garanzie certe per i territori e i lavoratori, abbiamo bisogno di chiarezza sul percorso”.

 


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