Ardita torna a Catania |Csm: "Nuovo procuratore aggiunto" - Live Sicilia

Ardita torna a Catania |Csm: “Nuovo procuratore aggiunto”

La decisione del Csm, tutti i particolari.

LOTTA ALLA MAFIA
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CATANIA – Sebastiano Ardita nuovo procuratore aggiunto di Catania, è questa la proposta, con voto unanime, della quinta commissione del Csm. Serve ancora il voto del plenum del Csm e il visto, che è una formalità consuetudinaria del ministro della giustizia Andrea Orlando, ma a Catania tremano i colletti bianchi di Cosa nostra. Poche settimane fa, da Procuratore aggiunto di Messina, Ardita ha condotto una maxi operazione che ha colpito le nuove leve finanziarie del clan Santapaola, il suo possibile arrivo in città consentirebbe di continuare il percorso investigativo sulla mafia finanziaria e sul nuovo sistema di riscossione delle estorsioni attraverso la fatturazione di prestazioni commerciali.

Ardita è un catanese doc, magistrato cultore del diritto al di sopra di ogni sospetto.

È un profondo conoscitore delle dinamiche di Cosa nostra catanese: per molti anni è stato sostituto alla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania svolgendo delicate inchieste che hanno scoperchiato illeciti intrecci tra mafia e potere. Sebastiano Ardita nel libro “Catania Bene” fotografa quanto scoperto in anni e anni di duro lavoro nel Palazzo di Giustizia di piazza Verga. Una pubblicazione che smaschera meccanismi, sistemi, infiltrazioni e personaggi della mafia catanese.

Sebastiano Ardita prima di arrivare a Messina (e con una breve parentesi a Catania) è stato direttore generale dei detenuti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Inoltre ha ricoperto il ruolo di consulente a tempo pieno della Commissione parlamentare Antimafia e componente del Comitato Direttivo Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati.

Il lavoro investigativo svolto negli anni e la sua gestione rigorosa del regime del 41 bis (quella riservata ai boss più pericolosi) lo hanno portato ad essere bersaglio di minacce e intimidazioni della criminalità organizzata. Tracce di queste esperienze le troviamo nel suo libro “Ricatto allo Stato”. La sua profonda conoscenza delle dinamiche mafiose catanesi e il suo (riconosciuto) fiuto investigativo hanno fornito un valido contributo all’indagine condotta dalla Procura messinese. Di recente, proprio da Messina, ha colpito i colletti bianchi del clan Santapaola con un’operazione che rappresenta una vittoria importante nella storia alla lotta al crimine organizzato alle falde dell’Etna.


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