Aree pedonali sospese a Palermo |E parte lo smart working

Aree pedonali sospese a Palermo |E parte lo smart working

Commenti

    Questi saranno ricordati solamente x spazzatura nelle strade, Ztl, marciapiedi dissestati, isole pedonali oltre x la pseudo solidarietà verso i migranti.

    A seguito della note del Segretario Generale (facente funzioni di Direttore Generale), molti dipendenti hanno inoltrato richiesta di poter svolgere l’attività di lavoro agile garantendo a turno la presenza minima ed indispensabile in ufficio. Purtroppo sembrerebbe che la SISPI non sia pronta a garantire la gestione a distanza di alcuni programmi, oltre al fatto che i DIRIGENTI (che sembrerebbe hanno in autonomia attivato ad personam il lavoro agile rimanendo a casa) hanno scelto di svolgere l’attività a casa. Vista l’emergenza NAZIONALE e la delicatezza delle situazioni, sarebbe utile ed indispensabile tutelare i più deboli. Sappiamo tutti che nelle stanze degli uffici non si può rispettare la norma in materia di sicurezza del COVID 19, come non mi sembra giusto ledere il diritto delle ferie per una situazione non personale ma di sicurezza Nazionale. Bisogna adottare a mio parere tutte quelle tutele per i lavoratori evitando di esporre quest’ultimi ad un elevatissimo rischio contagio, agevolando l’avvio del lavoro agile presso gli uffici evitando di imporre l’utilizzo dei congedi personali a danno della propria persona e dei propri familiari oltre che non possono essere imposte. In questo momento cosi critico e delicato cerchiamo di mettere in atto TUTTE LE TUTELE PER I LAVORATORI, evitando di tutelare solamente un cerchio ristretto appartenete a qualche casta. Spero che i giornalisti possano ancora sorvegliare su tale vicenda.

    Gent. sig.@ liolo, mi scusi ma non le sembra che il suo commento, sia quantomeno inopportuno e fuori contesto in un momento tanto difficile e drammatico per tutti, che per una volta dovrebbe unirci tutti insieme?

    non capisco perchè i miei commenti in cui mai ho esposto frasi volgari o scurrili, non ho mai espresso contenuti in cui vi siano offese razziali o verso qualsiasi credo o sentimento religioso o abitudine sessuale nè ho esaltato o istigato alla violenza o richiamato a ideologie totalitarie ecc., in buona sostanza non credo di essere andato mai contro norme di legge nè in contrasto con la morale corrente e con il buon gusto, eppure non vengono pubblicati. forse perchè a volte in contrasto con questa amministrazione comunale? ma allora dite di non volere opinioni contro il sig. sindaco e la sua giunta!

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Dopo quarant’anni di precariato strutturale, presentare l’aumento delle giornate lavorative come una “svolta storica” appare non solo insufficiente, ma profondamente offensivo per migliaia di lavoratrici e lavoratori forestali. Portare le giornate da 151 a 174, da 101 a 124 e da 78 a 101 non è una riforma: è l’ennesimo rattoppo su una ferita che la politica regionale sceglie consapevolmente di non curare. Si continua a parlare di “passo avanti” e di “gestione sostenibile del territorio”, ma si evita accuratamente di affrontare il nodo centrale: la stabilizzazione di chi da decenni garantisce la tutela dei boschi siciliani in condizioni di precarietà permanente. Migliaia di operai che ogni anno vengono richiamati al lavoro, formati, utilizzati e poi rimandati a casa, senza certezze, senza dignità, senza futuro.Dopo 40 anni, non è accettabile che la Regione Sicilia consideri un aumento di qualche settimana lavorativa come una concessione straordinaria. Non è rispetto, non è valorizzazione del lavoro, non è programmazione. È solo il rinvio dell’ennesima riforma annunciata e mai realizzata.Si parla di sostenibilità ambientale, ma non esiste sostenibilità senza sostenibilità sociale. Non si può difendere il territorio continuando a tenere in ostaggio chi quel territorio lo cura ogni giorno. La vera riforma sarebbe uscire definitivamente dal bacino del precariato, riconoscendo diritti, stabilità e dignità a lavoratori che hanno già ampiamente dimostrato il loro valore.Dopo quattro decenni di attese, promesse e sacrifici, questo emendamento non rappresenta un traguardo: rappresenta l’ennesima occasione mancata. E soprattutto, una grave mancanza di rispetto verso chi chiede solo ciò che gli spetta.

Cateno De Luca sforna nuovi movimenti e partitini con la stessa velocità e noncuranza con cui passa dalle invettive agli apprezzamenti per tornare di nuovo alle invettive. Le vicende che lo hanno visto altalenante nei rapporti con l'ologramma e la banda bassotti politica ne sono la prova. Attualmente il pendolo è tornato ad oscillare a sinistra, ma quelli non ne vogliono sapere e di tentare un'altra avventura in solitaria non è cosa. Perciò il soggetto si agita e prova a restare al centro dell'attenzione mediatica non potendo essere al centro della scena politica. Come gli finirà lo vedremo, ma la credibilità politica è uscita fortemente minata dalle tante scelte sbagliate che si stanno "mangiando" anche l'aura di bravo amministratore sulla quale ha fatto sempre affidamento.

Peccato che il 95% dei siciliani che tornano dal nord per le festività natalizie già il biglietto aereo (carissimo!!!) l'avevano comprato, non potendo aspettare i comodi della Regione Siciliana e rischiando di non riuscire ad acquistare il biglietto del treno partecipando ad una sorta di click day. Iniziativa deplorevole e iniqua!

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