Arrestato posteggiatore abusivo |"Aiutateci a difendere la legalità" - Live Sicilia

Arrestato posteggiatore abusivo |”Aiutateci a difendere la legalità”

La polizia ha arrestato un marocchino per tentata estorsione. Da questo episodio la polizia ha voluto rilanciare un messaggio alla cittadinanza: "Con una semplice telefonata al 113 è possibile riaffermare i principi di legalità e giustizia"

L'appello della questura
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CATANIA – Giro di vite contro i posteggiatori abusivi. La polizia ha arrestato un marocchino di 47 anni, Taoufiq El Badihi con l’accusa di tentata estorsione. Un fatto accaduto grazie soprattutto alla segnalazione al 113 della persona che è stata “minacciata” dal parcheggiatore con la pretesa del pagamento di una somma di denaro. Un esempio questo da cui è partita la Questura per evidenziare ai cittadini l’importanza della denuncia.

Pubblichiamo integralmente la nota diramata dalla polizia. Il messaggio è chiaro: tolleranza zero. Insomma una lotta quella all’illegalità da fare in simbiosi: cittadini e forze dell’ordine.

“Tra le piccole prepotenze che i cittadini catanesi quotidianamente subiscono, – si legge nel comunicato – quelle dei posteggiatori abusivi sono le più frequenti e, molte volte, le più tollerate. Chi, infatti, non ha mai sperimentato la difficile avventura di cercare un posteggio in centro città? E chi, trovandolo, non ha mai affidato la propria auto a uno di questi “signori” che garantiscono la sicurezza del posteggio, magari in zone veramente “impossibili”?”

La Questura nel comunicato non nasconde le grandi difficoltà normative in cui incorre. Gli strumenti repressivi non rappresentano, dunque, un deterrente. Fondamentale è iniziare una battaglia culturale. E i primi ad armarsi devono essere in primis i cittadini. Non ci sono scuse.

“Certamente – scrive ancora la Questura – la modesta entità del pegno richiesto non impensierisce la maggior parte degli automobilisti e l’unico strumento di legge per contrastare tale diffusissimo fenomeno, una sanzione pecuniaria, non risulta idoneo a scoraggiare chi quotidianamente ottiene guadagni, peraltro ragguardevoli, sfruttando il disagio degli utenti della strada. Ma, cosa succede  – è il quesito che propone la polizia – se l’esercizio del diritto di posteggiare liberamente e gratuitamente diventa ostaggio di pretese e di arrogante e violenta prepotenza?”

Cultura. E’ questa il punto fondamentale. Perchè alcune volte siamo così abituati a certi fenomeni, che non assumono più nella mente l’accezione di illegalità. Ma attenzione perchè “la criminalità e la delinquenza .- scrive ancora la polizia – non sempre hanno le sembianze alle quali siamo abituati: molte volte, l’ingiustizia e la prevaricazione si celano dietro atteggiamenti che, purtroppo, molti danno ormai per scontati. Ma con un semplice atto di denuncia, una telefonata al 113, è possibile riaffermare quei principi di legalità e giustizia che gli uomini della Questura di Catania difendono quotidianamente, con l’unico obiettivo – concludono – di rendere più vivibile la nostra città e garantire la libertà ai cittadini, anche quella di posteggiare la propria auto”.

 


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