CATANIA – Prima intervista a LiveSiciliaCatania da vicepresidente dell’Ars per Salvo Pogliese, esponente di punta del Pdl etneo. Sugli obiettivi del nuovo corso parlamentare, l’esponente azzurro non ammette fraintendimenti: “Razionalizzare la spesa”. “All’Ars -spiega laconico Pogliese – non è più tempo di vacche grasse”. Sulla proposta di chiudere la sede catanese dell’Ars, l’esponente del Pdl palesa però qualche perplessità: “Parliamo di un esborso assolutamente limitato. Credo -ha sottolineato- che ci siano altre priorità”. A margine dell’intervista concede pure qualche battuta da uomo di partito. E dichiara che non ci sta a sostenere la candidatura di “Mario Monti premier”.
Salvo Pogliese è uno dei nuovi vicepresidenti dell’Ars. Quali obiettivi da raggiungere per questa legislatura?
Io credo che il programma che è stato articolato dal presidente Ardizzone nel giorno del suo insediamento sia assolutamente condivisibile. Nella misura in cui il Parlamento deve dare, a differenza del Governo, dimostrazione di particolare dinamismo e di grande efficienza. Tutto ciò in discontinuità col passato, dove talvolta si sono consumate delle pratiche non perfettamente compatibili col nuovo percorso di razionalizzazione. Mi riferisco in primo luogo all’ipotesi di dar vita a testi unici, molto più coerenti rispetto alla grande confusione di iniziative assolutamente disorganiche del passato. Dobbiamo puntare inoltre ad un controllo preventivo dell’attività legislativa per evitare le continue impugnative da parte del commissario dello Stato.
Basta questo a razionalizzare la spesa?
Credo che si stia facendo già qualcosa d’ interessante in tale senso: stiamo rescindendo alcuni contratti di fitti passivi. Stiamo immaginando una diminuzione cospicua delle indennità aggiuntive, non soltanto per i parlamentari, ma anche per l’alta burocrazia. Oggettivamente, le vacche grasse di un tempo oggi non ci sono più. Bisogna dare dunque un segnale di assoluta controtendenza rispetto agli anni passati.
Non trova che sia un agenda ardua?
Penso che ci aspetti una legislatura molto articolata, anche dal punto di vista politico. Chi ha vinto le elezioni non ha la maggioranza assoluta all’Ars. Il primo inizio per il centrosinistra non è stato certo di buon auspicio. Mi riferisco ai franchi tiratori del Pd, mi riferisco a Crocetta e alla sua lista, che non ha votato il vicepresidente Maggio. È la prima volta che il Partito democratico non ha espresso un vicepresidente. Credo che sia stato per il centrosinistra, non lo dico da vicepresidente ma da esponente politico, un inizio burrascoso che può fare immaginare una legislatura forse ancora più turbolenta rispetto a quella appena conclusa.
Intanto chiude la sede Ars di Catania, è d’accordo?
Su questo ancora non è stata formalizzata una decisione dell’ufficio di Presidenza. É un proposta che rispecchia una volontà molto ferma del presidente Ardizzone, su cui credo però ci sia la necessità di una valutazione aggiuntiva. Nel senso che, bisogna razionalizzare i costi, ma dobbiamo avere i dati oggettivi sulla sede catanese per decidere. Finora è emerso che non via sia alcun fitto passivo, perché c’è un comodato d’uso gratuito da parte della Provincia di Catania; le utenze elettriche pare che siano pagate anche dalla stessa Provincia. Pare, il dubitativo è d’obbligo, che le uniche utenze pagate siano telefoniche. Dunque parliamo di un esborso assolutamente limitato. Credo dunque che ci siano altre priorità.
Una domanda all’uomo di partito. Salvo Pogliese come vedrebbe la candidatura di Mario Monti a leader del Pdl?
Assolutamente non condivisibile. É imbarazzante sfiduciare un giorno il Presidente del Consiglio per poi chiedergli la leadership della coalizione il giorno dopo. Da cittadino e da esponente del partito, dico che non capisco tali strategie.
Per concludere. E invece, su di un eventuale “Mario Monti” a Catania che direbbe?
Divertente. Ma non credo che ci sia spazio per un Mario Monti catanese. Ci sono tante energie qui, guarderemo a quelle.