“Articolo 4 e Udc decisivi: |Bianco non è valore aggiunto” - Live Sicilia

“Articolo 4 e Udc decisivi: |Bianco non è valore aggiunto”

La partita è stata vinta al centro. È questa la lettura proposta dal co-coordinatore del Pdl isolano, Giuseppe Castiglione, del voto amministrativo.

Giuseppe Castiglione
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CATANIA – Sindaco eletto al primo turno e sei presidenti di municipalità su sei. L’asse politico del capoluogo etneo mai si era spostato così tanto a sinistra. Neanche nel 1993, quando Enzo Bianco inaugurò la sindacatura bis, vincendo sul candidato dell’allora Rete, Claudio Fava. Catania non è mai stata neanche così tanto al centro. Questa è la lettura che Giuseppe Castiglione, sottosegretario all’agricoltura e co-coordinatore del Pdl, consegna a LiveSiciliaCatania, a poche ore dal voto: “Il centrodestra ha espresso la migliore coalizione che poteva esprimere. Abbiamo lanciato fino all’ultimo un appello all’Udc e all’Articolo 4. Il peso di queste due forze -continua- è stato determinante affinché prevalesse Enzo Bianco già al primo turno. Non c’è dunque alcun risultato politico da leggere. Anzi -sottolinea l’ex presidente della Provincia- rispetto alla sua coalizione, che contava su più liste della nostra, non c’è alcun fattore aggiunto determinato dal sindaco Bianco”.

La ricetta dunque per il rilancio del centrodestra, secondo i piani di Castiglione passerebbe da una riaggregazione al centro: “Appunto per questo – aggiunge l’esponente azzurro- in futuro dobbiamo porci l’obbiettivo di allargare la nostra coalizione, guardare all’area moderata e rilanciare il progetto politico del centrodestra. Che non a caso alle amministrative segna il passo, mentre alle politiche riesce a raggruppare tutta l’area dei moderati. Nonostante ciò il Pdl e la sua classe dirigente, ha espresso dei risultati i portanti. Penso- spiega ancora- a Gravina dove vinciamo al primo turno. Ma anche a Mineo e Riposto”.

Per Castiglione, però, i risultati di questa tornata non vedono sconfitto il centrodestra in quanto polo aggregante, ma le coalizioni che hanno governato le amministrazioni locali in questa fase storica assai delicata: “Ci troviamo dunque innanzi ad un dato difficile da leggere. È un piano – spiega l’esponente azzurro vicino ad Angelino Alfano- che mette in campo la necessità di predisporre un piano organico di politiche degli enti locali. Oggi, chi ha amministrato, paga un conto salatissimo e viene percepito pure dai cittadini come un gabelliere: la tassazione a livello locale sta assumendo dei connotati straordinari. C’è sempre più insoddisfazione da parte dei cittadini verso chi governa e anche bene. Questo è il caso di Catania. La candidatura di Stancanelli – si sofferma Castiglione- era sicuramente autorevole e credibile”.

Guardando nello specifico del 13% del Pdl su Catania, un risultato lontano dal 23% delle comunali del 2008, Castiglione pone alcuni distinguo: “Certo se guardiamo anche ai numeri delle politiche, è un dato certamente magro. Il Pdl è di gran lunga, però, il primo partito organizzato. A Catania, così come in tutti comuni etnei. Siamo parzialmente soddisfatti – continua- di quanto è successo nella provincia di Catania. Andiamo al ballottaggio – conclude Castiglione- in tantissime realtà locali”.


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