Asp Palermo, "dietista parente del manager": "Accuse infamanti"

Asp Palermo, “il dietista è parente del manager”: “Accuse infamanti”

La sede dell'Asp in via Cusmano a Palermo
La nota dei sindacati e la risposta di Daniela Faraoni

PALERMO – I sindacati sollevano un nuovo caso di “incompatibilità” in un concorso all’Asp di Palermo. Anaao Assomed e Fials Palermo chiedono verifiche su un avviso di mobilità regionale ed in subordine interregionale per la copertura di vari profili, tra cui un posto di dietista. Il vincitore è stato nominato il 24 gennaio dell’anno scorso.

Il precedente

Nei giorni scorsi i sindacati si erano concentrati sul concorso per 31 psicologi. A indire la procedura è stato il commissario straordinario dell’azienda, Daniela Faraoni, che si è dichiarata “incompatibile” delegando il suo vice alla nomina del presidente e della segretaria della commissione esaminatrice. In lizza c’è, infatti, uno stretto parente della manager. La delibera porta la firma del direttore sanitario Francesco Cirrito, che alla guida della commissione ha indicato il direttore dell’unità di Psicologia e come segretaria una collaboratrice di Faraoni in servizio alla direzione generale.

Il caso del dietista

I sindacati ritengono che ci siano “ulteriori incompatibilità che non possono essere tralasciate”. La delibera per ricoprire l’incarico di dietista è stata firmata dal direttore amministrativo “e ciò probabilmente a ragione del fatto che il vincitore dell’avviso di mobilità – scrivono i sindacati – risulta essere un familiare del commissario straordinario. Pertanto il palese conflitto d’interesse determinatosi è probabilmente alla base della scelta dell’amministrazione di procedere alla nomina del vincitore, apponendo la firma del direttore amministrativo e non già del commissario straordinario (allora direttore generale)”.

Secondo i sindacati, la procedura doveva essere svolta in maniera diversa: Faraoni “doveva risultare estranea all’iter procedurale sin dal suo avvio, mentre invece così non è stato, in quanto tutti gli atti pregressi così come l’avviso di mobilità è stato indetto e sottoscritto dal direttore generale, comprese le delibere e gli atti relativi all’approvazione del piano di fabbisogno”.

Le “anomalie”

I sindacati aggiungono che “nell’ambito della procedura medesima non si evince dall’albo aziendale, la delibera relativa allo scorrimento della graduatoria che ha determinato l’immissione in ruolo e la nomina del vincitore dell’avviso di mobilità”.

Infine “si è proceduto alla revoca parziale della delibera con la quale era stato indetto l’avviso di mobilità, ma solo per la parte relativa alla copertura di 24 posti di collaboratore amministrativo professionale, lasciando quindi aperte le selezioni per tutti gli altri profili, tra i quali quello di dietista, per cui non si comprendono le ragioni per le quali la mobilità è stata revocata solo parzialmente e solo per alcuni profili”.

Daniela Faraoni
Il manager dell’Asp 6 Daniela Faraoni

“Regole rispettate, accuse infamanti”

Faraoni affida la sua risposta a una nota: “L’amministrazione ha rispettato tutte le regole. Viste le continue accuse infamanti da parte delle stesse sigle sindacali – spiega il manager – sto effettuando ogni necessaria valutazione, unitamente ai miei legali, al fine di intraprendere ogni azione a tutela e salvaguardia della dignità personale e professionale e dell’operato dell’amministrazione che fin qui ho diretto. E ciò nei confronti di tutti coloro che hanno preso parte o contribuito a minarne l’immagine”.



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