"Adegueremo i punti nascita| No al femminicidio di stato" - Live Sicilia

“Adegueremo i punti nascita| No al femminicidio di stato”

Rosario Crocetta e Lucia Borsellino

L'assessore alla Salute: "In merito al caso di Nicosia abbiamo previsto un decreto che coinvolge altri centri minori". Il governatore: "Abbiamo sempre denunciato gli sprechi delle Asp".

Crocetta e lucia borsellino
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PALERMO- “Il caso della donna morta di parto a Nicosia è un femminicidio di Stato. Una morte che si poteva evitare di cui siamo tutti vittime, causato da un’azione del governo centrale con i tagli imposti alla Sanità”. Esordisce con questa dura accusa il presidente della Regione Rosario Crocetta durante la conferenza stampa organizzata all’Ars nell’ultimo giorno di lavori dell’Aula.

Presente insieme al governatore anche l’assessore alla Salute Lucia Borsellino con cui Crocetta ha confermato di aver definito un decreto che finanzia le strutture con punti nascita minori e disposto che subito siano interrotte le procedure di chiusura di alcuni presidi che registrano meno di 500 parti l’anno. “La delibera nello specifico – ha affermato Crocetta – riguarderà sette ospedali con criticità nei collegamenti come Mistretta, Nicosia, Pantelleria, Lipari, Bronte, Mussomeli, Petralia”.

Crocetta, a conclusione del suo discorso, si scaglia contro le aziende sanitarie siciliane: “Rappresentano un sistema corrotto dove abbondano gli sprechi e che abbiamo denunciato a più riprese alla Procura. I manager della sanità devono adeguarsi a questo nuovo corso e a loro non sarà più consentito pronunciarsi sugli aspetti politici e programmatici che spettano esclusivamente a governo e Parlamento”.

Sul tema dei punti parto è tornata a parlare l’assessore Borsellino: ”C’è un’ispezione in corso congiunta tra Regione e ministero – ha detto la Borsellino – Gli ispettori, che sono giunti da poco, hanno rilevato le difficoltà nel raggiungere Nicosia. In Sicilia la spending review deve tenere conto di tante situazioni e di altri parametri rispetto a quelli stabiliti a livello nazionale”.

‘Al di là degli eventi che hanno portato a questo decesso – ha proseguito -, quello che vogliamo fare, anche con la delibera in giunta di ieri sera, è la limitazione dei rischi e l’aumento della sicurezza. Lo faremo con l’adeguamento dei punti nascita con un percorso formativo di medici e infermieri e un miglioramento delle strutture”.

“La lotta agli sprechi non può in alcun modo mettere a rischio la vita dei cittadini. E’ inaccettabile morire a causa di una carenza tecnico-organizzativa nel sistema dei soccorsi”. Così il presidente della commissione regionale Sanità Di Giacomo a proposito della donna morta di parto a Nicosia.

“In un’isola come la nostra in cui il sistema dei collegamenti è particolarmente problematica, – continua il parlamentare Pd – bisogna garantire sistemi alternativi di trasporto di emergenza sanitaria capaci di raggiungere tempestivamente e durante l’intero arco delle 24 anche zone più remote, dove non esistono presidi dotati di reparti e medici di rianimazione. Le indagini faranno il loro corso per accertare eventuali omissioni o responsabilità – conclude – ma nel frattempo abbiamo il dovere di intervenire affinché ogni ingranaggio del sistema sanitario siciliano funzioni al meglio”.


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