PALERMO – Tecnici o politici? Questo è il dilemma. O meglio, visto che alla fine come saggiamente ha osservato qualcuno, un assessore è sempre e comunque “politico” per il suo ruolo,la scelta è piuttosto tra esterni e deputati. Il dilemma si ripropone in queste ore. Rosario Crocetta, come è noto, non ha mai fatto mistero di propendere per una giunta di esterni. Ponendo, alla nascita dei suei due governi, un paletto che ha stoppato l’ingresso in giunta dei deputati. Un copione che sembrava essere destinato a ripetersi anche per il Crocetta ter. Stavolta, ha detto ieri il presidente, è stata la stessa maggioranza a operare questa scelta, senza bisogno di veti del governatore. E invece, la questione appare non più così pacifica. Pare che nel Pd ci sia chi è tornato a spingere per riportare nella squadra di governo gli inquilini di Sala d’Ercole, come si usava un tempo.
A fare incetta di assessori esterni prima di Crocetta era stato Raffaele Lombardo. Che però, nei suoi governi, ebbe in squadra anche molti deputati. L’attuale governatore invece è stato fin qui molto drastico, scegliendo solo fuori dall’Ars per la sua squadra. Scelta spesso criticata dai detrattori di Crocetta, che hanno usato l’argomento della non rappresentatività di assessori scelti dal Palazzo e non legittimati dal voto popolare. C’è poi un altro argomento, più oggettivo e pratico, che raramente però viene ricordato quando si dibatte del dilemma deputati sì-deputati no. Ed è quello economico.
Sì, perché nell’era della spending review e della Regione senza più un soldo in tasca, il tema dei costi della politica ha comunque un suo peso. Una giunta con dodici esterni comporta, infatti, un notevole aggravio per le spese regionali. In base alle nuove norme votate dall’Ars alla fine del 2013, un deputato che assume l’incarico di assessore riceve, oltre alla sua indennità da parlamentare che gli spetterebbe comunque, una indennità aggiuntiva pari a quella di un presidente di commissione. E cioè 1.159 euro mensili. Dodici deputati assessori quindi costano in un anno poco meno di 167 mila euro di indennità di carica. Un assessore esterno, invece, costa quanto un deputato, cioè 11.100 euro al mese (che però per gli assessori esterni sono interamente tassabili, mentre per i deputati regionali una parte della somma è esentasse in quanto rimborso). Ciò significa che dodici assessori esterni costano in un anno un milione e 600 mila euro. La differenza a scapito delle casse della Regione è di più di un milione e 400 mila euro. Che in una legislatura fanno sette milioni di euro di spese in più. Un tesoretto niente male in tempi di vacche magrissime. Ma certo, per il lusso schierare tecnici di altissimo profilo, qualche piccolo sacrificio si può fare.
