ASSORO (ENNA) – Si proietta domani sera, venerdì 16 maggio alle 19, al cine-teatro comunale di Assoro il docufilm “Never stop” del cineasta e fotografo ennese Carmelo Stompo, che firma assieme al figlio Mattia anche l’omologo libro fotografico.
E’ la storia di Arouna, un ragazzo senegalese proveniente da un villaggio di pescatori e da una poverissima famiglia con otto figli, il suo attraversare il deserto, l’orrore della detenzione in Libia, la traversata in gommone, il mare agitato e un suo coetaneo ai comandi in difficoltà, Arouna che interviene e salva gli 87 a bordo, ma finisce in prigione come scafista per caso, prima in Sicilia, oggi ancora a Regina Coeli.
La trama che richiama Garrone
E’ una trama che richiama “Io capitano”, il bel film di Matteo Garrone che l’anno scorso ha sfiorato l’Oscar, dopo aver vinto sette David di Donatello e il Leone d’argento per la regia alla Mostra di Venezia. Ma nessuno dei due registi ha copiato l’altro. Stompo ha montato il suo film già da qualche anno, mentre Garrone, forse, neppure conosce l’esistenza del suo meno noto collega.
“Si tratta di una coincidenza che ha del soprannaturale – confessa Stompo – seguo la vicenda di Arouna da quasi dieci anni, lui è arrivato in Sicilia che aveva solo 17 anni. Mi occupo con la mia associazione DueLab anche di questioni umanitarie e l’ho conosciuto al Cpr di Trapani dopo tre anni di detenzione ingiusta come scafista mentre in realtà aveva preso i comandi del gommone per evitare il naufragio. Poi una rivolta dietro le sbarre, il trasferimento a Roma”.

La raccolta fondi per Arouna
“Tramite crowfounding – aggiunge – abbiamo raccolto diecimila euro per dargli un tetto e farlo studiare. Si trova ancora dietro le sbarre, ma l’avvocatessa è fiduciosa, è certa che a breve sarà libero, è un giovane di sani principi”.
Stompo racconta una vicenda simbolo che accomuna migliaia di ragazzi che provengono dal Sud del mondo in cerca di una vita migliore, in un tempo in cui l’opinione pubblica è indotta dal clima politico dominante a rapportarsi al fenomeno dell’immigrazione con sentimenti di paura e repulsione.

Il docufilm “Never Stop” al cineteatro di Assoro si inserisce all’interno del progetto “Ponti Invisibili – Storie di incontro e rinascita”, a cura di Alberto Maria, un percorso che si propone di esplorare i temi dell’immigrazione, nonché dei progetti e degli operatori inclusivi che ruotano intorno, con l’associazione “Una Traccia” e in collaborazione con la cooperativa sociale Solmed e il patrocino gratuito del comune di Assoro.