Assunzioni dei precari in bilico | I sindacati: "Servono regole certe" - Live Sicilia

Assunzioni dei precari in bilico | I sindacati: “Servono regole certe”

La Corte dei Conti: "Per ogni stabilizzato, un nuovo assunto". Il parere richiesto da tre comuni

PALERMO –  Stabilizzazione dei precari sì, ma la Corte dei Conti spiega come. “Si possono assumere i precari negli enti locali ma solo nel limite del 50%”. I pareri della magistratura contabile sono arrivati dopo che tre sindaci siciliani, di San Pier Niceto, Milazzo e Custonaci, hanno chiesto come muoversi per avviare le procedure per le stabilizzazioni. E se siano legittime. Tre le direttive fissate dai giudici di via Notarbartolo.

Per la sezione di controllo della Corte dei Conti non possono essere fatti concorsi interamente riservati per i precari degli enti locali. Occorre, infatti, che i piani per l’assunzione dei lavoratori nei Comuni prevedano procedure aperte in cui la metà dei posti siano riservati all’assunzione dei precari da stabilizzare.

A stabilire il numero delle unità di personale da potere assumere -spiega poi la Corte – non è la pianta organica dell’amministrazione comunale ma lo “spazio finanziario disponibile”. I Comuni devono quindi calcolare le spese che possono impegnare per l’assunzione del nuovo personale e poi calcolare la quota da riservare ai precari da stabilizzare che non deve essere superiore al 50%  .

Infine, i giudici contabili spiegano che i fondi messi a disposizione dalla Regione servono per aumentare il budget di cui i Comuni hanno bisogno per bandire i concorsi. Fermo restando che le risorse comunali devono costituire la parte prevalente dell’impegno finanziario.

Per ogni precario stabilizzato insomma, stando al parere della Corte dei Conti, dovrà essere assunto a tempo indeterminato un nuovo dipendente. Una circostanza che complica di gran lunga i piani per l’assorbimento di tutto il precariato storico degli enti locali.

Le incertezze sorte con la pubblicazione dei pareri ha messo i sindacati in allerta. “Governo regionale e Corte dei Conti dialoghino e definiscano regole certe e uniformi per la stabilizzazione dei precari negli enti locali”, hanno detto i segretari generali di Fp Cgil, Gaetano Agliozzo, della Cisl Fp, Paolo Montera, e della Uil Fpl, Enzo Tango. “Dal mancato confronto tra le due istituzioni – hanno continuato – potrebbe derivare un’incertezza insostenibile. Servono regole chiare e standardizzate ed è opportuno, quindi, avviare al più presto un confronto sul tema, così da definire criteri inequivocabili e validi per tutti, che le amministrazioni comunali possano seguire alla lettera, senza scappatoie”.

“La stabilizzazione dei precari degli enti locali – hanno poi concluso Agliozzo, Montera e Tango – processo avviato a livello nazionale con la legge Madia e, successivamente, perfezionato in Sicilia con la legge di Stabilità regionale, non può adesso interrompersi o regredire a causa dell’incertezza delle regole da seguire. I lavoratori precari da troppi anni vivono in un limbo e hanno diritto a trovare finalmente una soluzione per la loro vertenza”


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