Assunzioni sospette all'Amia,|assolto il consigliere Milazzo - Live Sicilia

Assunzioni sospette all’Amia,|assolto il consigliere Milazzo

Il consigliere comunale del Pdl, Giuseppe Milazzo, è stato assolto dalla seconda sezione penale del Tribunale di Palermo dalle accuse di falso e truffa aggravata inerenti la sua assunzione all’Amia. Il caso, in realtà, coinvolge altri dieci nomi eccellenti e risale al 2006 quando l’azienda via La Malfa assunse gli undici che avevano terminato un contratto di formazione e lavoro, superando una selezione tenutasi due anni prima presso la società Edesia.

E proprio sulla selezione si era concentrata l’attenzione dell’accusa, secondo la quale gli undici avevano prodotto titoli ed esperienze non rispondenti al vero ottenendo punteggi superiori al dovuto, permettendo un’assunzione due anni dopo con una qualifica superiore a quella precedentemente ricoperta.

Gli interessati hanno seguito percorsi processuali diversi e ieri è arrivata la sentenza di primo grado per Milazzo. “La sentenza – dice il legale di Milazzo, l’avvocato Giuseppe Di Stefano – ci soddisfa pienamente, avendo acclarato che l’iter seguito dall’Amia era legittimo e che il mio assistito non ha fatto alcunché, perché il fatto non sussiste”.

Oltre a Milazzo, nell’occhio del ciclone erano finiti anche Marco Alessi, Carola Cenzuales, Giancarlo Ciccotta, Deborah Civello, Giuseppe Federico, Francesco Lombardo, Domenico Mandalari, Annalisa Martorana Genuardi, Danila Piazza e Giuseppe Vullo. La vicenda aveva suscitato scalpore e aveva ottenuto ampia eco sui media nazionali per gli stretti legami che alcuni dei coinvolti avevano con Forza Italia, cui faceva riferimento anche l’allora presidente della società Enzo Galioto, coordinatore cittadino degli azzurri, recentemente condannato per falso in bilancio.

“Ringrazio l’avvocato Di Stefano per la sua professionalità – ha dichiarato Milazzo – ho avuto sempre fiducia nella giustizia, non ho mai fatto dichiarazioni scomposte, sono stato al mio posto di attesa della verità”.


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