PALERMO – Ogni nomina, un caso. Dopo i “precedenti” di Alfonso Cicero all’Irsap, di Antonio Ingroia in Spi e alla Provincia di Trapani e dopo la querelle sull’incarico mancato a Tano Grasso, nuove nuobi su una scelta del presidente Crocetta.
La mozione è stata depositata proprio in queste ore dal leader dell’opposizione all’Ars Nello Musumeci: “Il presidente dell’Ast Massimo Finocchiaro non ha i titoli per ricoprire quell’incarico”. Finocchiaro è un fedelissimo del presidente della Regione, militante del Megafono, assai frequentamente in compagnia del governatore soprattutto negli ultimi mesi. Crocetta lo ha scelto per guidare l’azienda del trasporto pubblico poco più di due mesi fa, dopo l’addio di Dario Lo Bosco, travolto dall’inchieste sulle Ferrovie.
Dopo Finocchiaro, è arrivato anche il resto del consiglio d’amministrazione. Ma secondo Musumeci, la nomina del presidente è illegittima. “La norma sulle “procedure relative alle designazioni ed alle nomine di competenza del governo”, si legge nella mozione depositata all’Ars dal presidente della commissione antimafia, chiarisce “quali siano i requisiti dei quali i candidati alla carica devono avere”. In particolare, ricorda Musumeci nella sua mozione, “è necessario il possesso, oltre che dei requisiti specifici stabiliti dagli ordinamenti degli enti interessati, del titolo di studio adeguato all’attività dell’organismo interessato, nonché esperienza almeno quinquennale scientifica ovvero di tipo professionale o dirigenziale o di presidente o di amministratore delegato, maturata in aziende pubbliche o private di dimensione economica e strutturale assimilabile a quella dell’ente interessato”. Altro titolo utile sarebbe la “qualifica di magistrato ordinario, amministrativo e contabile in quiescenza o di docente universitario di ruolo, anche in quiescenza”. Queste disposizioni, ricorda Musumeci, “si applicano, oltre che agli organi di amministrazione attiva, anche alle persone giuridiche a prevalente partecipazione pubblica”. L’Ast oggi è un’azienda totalmente partecipata dalla Regione. Così, “la nomina effettuata – insiste Musumeci – si connota per l’assenza dei requisiti specifici richiesti dalla normativa vigente in materia di conferimento di incarichi, nomine e designazioni. In particolare è carente il requisito relativo al titolo di studio adeguato all’attività svolta dalla società Ast che, com’è noto, è azienda del settore del trasporto pubblico locale. Altrettanto carente – conclude Musumeci – è il requisito relativo all’esperienza quinquennale maturata in enti assimilabili all’Ast”. Nuova nomina, nuovo caso.
aggiornamento 20,00. “E’ veramente strano che Musumeci affermi che Finocchiaro non avrebbe i titoli per occupare questa carica, se si considera che Finocchiaro è stato amministratore dell’AST dal ’97 al 2001, nominato dall’allora Presidente della Regione, Giuseppe Provenzano, su suggerimento dell’allora assessore Nino Strano, che non solo era l’assessore al ramo che si occupava dell’AST ma era anche di An, cioè lo stesso partito in cui militava allora Musumeci”, dice Rosario Crocetta all’Adnkronos.