Ast, Tafuri attacca Nicolosi: |"Conflitto d'interessi, dimettiti" - Live Sicilia

Ast, Tafuri attacca Nicolosi: |”Conflitto d’interessi, dimettiti”

Alcuni sindacati denunciano l'illegittimità di 4 nomine a dirigente firmate dall'allora Direttore Generale dell'Ast. Il vicepresidente dell'Azienda Gaetano Tafuri (nella foto) interviene sul caso e chiede a Nicolosi di dimettersi dal ruolo, appena affidatogli da Crocetta, di membro del Comitato di Sorveglianza. Nicolosi decide di non replicare.

CATANIA – Alla presidenza dell’Ast sono arrivate due lettere da parte di due organizzazioni sindacali che hanno acceso la miccia di quella che potrebbe essere una bomba ad orologeria. Faisa Cisal e Fast Confsal, con la firma dei segretari regionali di categoria Orazio La Pinta e Giovanni Lo Schiavo, mettono all’attenzione dei vertici dell’Azienda Siciliana Trasporti la nomina di alcuni dirigenti, in particolare i sindacalisti scrivono nella missiva ” sono stati assunti ben quattro funzionari, con nomina ad personam e senza selezione pubblica, al ruolo strategico ed apicale di dirigente”. Un conferimento di incarico che secondo Lo Schiavo e La Pinta sarebbe illegittimo e non rispetterebbe “la natura giuridica di AST e le restrittive disposizioni legislative esistenti in materia”. Gli incarichi sono stati conferiti, si legge nella nota attraverso gli ” Ordini di Servizio n. 58 del 10 ottobre 2003 e n. 28 dell’11.agosto.2006., a firma dell’allora Direttore Generale Emanuele Nicolosi.

Questa denuncia ha scatenato l’azione immediata di Gaetano Tafuri, vice presidente dell’Ast che ha deciso di verificare la questione. “Ci siamo sentiti immediatamente con il Presidente Lo Bosco – spiega a LiveSiciliaCatania Tafuri – per valutare le azioni da intraprendere. Ovviamente abbiamo intenzione di chiedere indicazioni su come procedere al socio unico dell’Ast, cioè alla Regione Siciliana, anzi direttamente all’ufficio legislativo. Se quando segnalato dai sindacati fosse confermato ci troveremmo davanti ad una vicenda davvero gravissima. Stiamo valutando addirittura con il presidente se richiedere la retrocessione dei dirigenti almeno fino a quando non sia chiarita la situazione , fermo restando che ci sarebbe il reintegro definito delle mansioni una volta che sul piano giuridico e delle indicazioni della Regione tutto sarà dichiarato legittimo. In un momento, però, di spending review e di contrazioni dei costi – commenta il vice presidente -non ritengo opportuno che dei dirigenti siano messi a governare anche delle sedi territoriali che potrebbero essere gestite da semplici funzionari che costerebbero all’azienda il 50% in meno. Un’altra considerazione è che questi incarichi di servizio sono stati firmati dall’ingegnere Emanuele Nicolosi, all’epoca Direttore generale dell’Ast ed ora nominato nel Consiglio di Sorveglianza: come si può chiedere alla stessa persona di esprimere un giudizio su degli atti firmati da lui stesso? – si domanda Tafuti – E’ chiaro, secondo me, che ci troviamo davanti ad un palese conflitto di interesse. E per questo che penso sia utile per garantire terzietà e trasparenza all’attività dell’Azienda che l’ingegnere Nicolosi – conclude – rassegni le dimissioni da membro del comitato di sorveglianza”.

Un invito che abbiamo girato direttamente a Emanuele Nicolosi che, però, non ha voluto commentare la vicenda. Mettendo da parte le considerazioni, la verifica della situazione spetta ora agli organi preposti che potranno dare risposte certe e non solo opinioni.

 


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