Emergenza rifiuti ad Agrigento | Zambuto: "Fallimento del sistema" - Live Sicilia

Emergenza rifiuti ad Agrigento | Zambuto: “Fallimento del sistema”

Dopo l'annuncio del licenziamento dei 400 dipendenti delle aziende dedite alla raccolta dei rifiuti dell'Ato, le rimostranze dei netturbini non conoscono sosta. Il primo cittadino a Livesicilia: "L'incapacità di governare ha portato la regione a essere una pattumiera a cielo aperto" (ascolta l'intervista).

 

Il sindaco chiude le scuole
di
1 min di lettura

AGRIGENTO – La vertenza rifiuti, ad Agrigento e negli altri 18 Comuni dell’Ato Gesa Ag2, almeno per il momento, non si sblocca. Gli operatori ecologici reclamano il pagamento tutto e subito degli arretrati e pertanto rimangono fermi sulle loro posizioni.

Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, ha disposto, per domani, la chiusura di tutte le scuole, di ogni ordine e grado. Zambuto si è inoltre riservato di firmare provvedimenti analoghi per i giorni successivi, se l’emergenza rifiuti dovesse proseguire. “Visto che la mancata raccolta delle immondizie – spiega – provoca una grave inconveniente igienico-sanitario, che costituisce pericolo per la salute pubblica, fra l’altro evidenziato dal dipartimento prevenzione dell’Asp e visto che anche nei pressi degli ingressi delle scuole vi sono montagne di rifiuti, non ho altra scelta che chiudere le scuole”.

E in un’intervista telefonica con Livesicilia, il sindaco di Agrigento rincara la dose: “Questa situazione è la testimonianza del fallimento del sistema. L’incapacità di governare ha portato la Sicilia a essere una pattumiera a cielo aperto”.

Intanto, parla l’amministratore delegato dell’Iseda Giancarlo Alongi, anche nella qualità di capogruppo del raggruppamento delle imprese: “Ho cercato di spiegare e mediare – dice – ma l’opera di convinzione non mi ha portato da nessuna parte. Ci sono posizioni di credito diversificate fra i netturbini. Lo scorso settembre, quando si registrò l’ennesima emergenza, tutti hanno ricevuto degli acconti sugli arretrati quindi adesso ci ritroviamo con netturbini che sono fermi a luglio coi pagamenti e con altri che invece che sono un po’ più avanti. L’idea era di riallineare le loro posizioni, ma anche chi vanta poche mensilità vuole essere pagato fino ad ottobre”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI