Sciopero Amat, adesione al 100%: i lavoratori chiedono certezza sul futuro - Live Sicilia

Sciopero Amat, adesione al 100%: i lavoratori chiedono certezza sul futuro

"La contrattazione non si rinnova dal 2007 e il costo della vita cresce"

PALERMO – Autisti e dipendenti dell’Amat di Palermo hanno massicciamente aderito, secondo i sindacati, allo sciopero di otto ore proclamato dalle 9 alle 17 di oggi per protestare sulla mancanza di risposte, da parte dell’amministrazione comunale, sui problemi e sul futuro della società partecipata del trasporto pubblico locale.

I lavoratori hanno organizzato un corteo da piazza Croci a palazzo Galletti per incontrare il sindaco Roberto Lagalla. Un’adesione che, così come avvenuto l’8 gennaio scorso, ha raggiunto il 100%. Sono 174 le vetture rientrate in rimessa, a cui si aggiungono i 14 mezzi del sistema tram. Ed è proprio la gestione del trasporto ferrato a rappresentare una delle principali preoccupazioni delle organizzazioni sindacali.

“C’è qualche problema a chiudere il bilancio 2022. Purtroppo il tram pesa dal primo giorno – dichiara Salvatore Girgenti della Fit Cisl –. Il costo del tram si aggira intorno ai 12 euro al chilometro. Noi ne riceviamo 4,8. Quindi c’è una perdita che ricade totalmente sulle spalle dell’Amat. Non si può reggere un costo così pesante con pochi contributi dalla Regione. Abbiamo detto tante volte che il tram possono prenderselo, se vogliano. Noi garantiamo il gommato, che porta sicurezza ai lavoratori e alle famiglie”.

Quello dei conti dell’azienda di via Roccazzo non è il solo problema manifestato oggi in piazza: “La contrattazione di secondo livello non si rinnova dal 2007 – commenta Katia Di Cristina della Uiltrasporti Uil –. I lavoratori guadagnano pochissimo. Il costo della vita cresce. È uno strumento necessario. Non è solo una questione economica, ma di organizzazione. Mancano gli autisti: c’è una carenza organica cronica di una sessantina, quando ci sarebbero già ventisette vincitori di concorso pronti. Poi c’è il problema dei meccanici, ai quali scadrà il contratto l’1 aprile, mettendo a grave rischio la manutenzione degli autobus in città”.

“Le rivendicazioni dei lavoratori di Amat sono comprensibili, è necessario, infatti, dopo venti anni di blocco, integrare il contratto di secondo livello e prevedere un incremento salariale, oltre al riconoscimento dei buoni pasto. La politica sta facendo uno sforzo nel cercare le risorse necessarie per ottenere un servizio di trasporto pubblico migliore e garantire le legittime richieste dei lavoratori e, nel farlo, deve guardare all’interesse complessivo. In questa sindacatura, sono convinto, anche questo obiettivo sarà raggiunto”. Lo dichiara il consigliere comunale Salvo Alotta.


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