PALERMO – L’ambulanza tardò ad arrivare. Dopo la lunga attesa il paziente morì. Per i tempi dei soccorsi sono finite sotto inchiesta tre persone che hanno appena ricevuto l’avviso di conclusioni delle indagini.
Si tratta di Alessandro Cacioppo, Giovanni Pace e Concetta Maria Di Pasquale, rispettivamente legale rappresentante, responsabile del servizio ambulanze e dipendente della Italy Emergenza cooperativa sociale, che nel 2012 vinse l’appalto per la gestione del trasporto all’interno del Policlinico.
L’inchiesta per omissione d’atti d’ufficio è scattata dopo la morte di Ercole Di Giandomenico, che il 24 gennaio 2013 avrebbe atteso tre ore l’ambulanza che lo doveva portare al Policlinico per una Tac e poi altre due ore quella per trasferirlo nel reparto di Chirurgia d’urgenza. L’inchiesta sui medici che lo curarono è stata archiviata, ma il pubblico ministero Renza Cescon ha continuato a indagare sui tempi del soccorso.
Secondo il pm, la Italy Emergenza doveva garantire la presenza minima di cinque ambulanze principali, cinque sostitutive e due pulmini, di cui uno sostitutivo. Quel giorno, di mattina, ci sarebbero state invece solo tre ambulanze e un pulmino a disposizione. Da qui i ritardi. C’è un quarto indagato, Michele Panzarella (difeso dall’avvocato Marcello Montalbano) per il quale c’è una richiesta di archiviazione.