Attivate le nuove sale parto | all'ospedale Ingrassia - Live Sicilia

Attivate le nuove sale parto | all’ospedale Ingrassia

Parto in acqua, parto in analgesia epidurale, parto attivo ed altre tecniche per il contenimento del dolore del travaglio sono attive nella nuova “Area di accoglienza alla vita nascente” dell’Ospedale Ingrassia.

Asp di Palermo
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PALERMO – Parto in acqua, parto in analgesia epidurale, parto attivo ed altre tecniche per il contenimento del dolore del travaglio. Sono alcune delle “offerte” assistenziali garantite dalla nuova “Area di accoglienza alla vita nascente” attivata questa mattina all’Ospedale Ingrassia alla presenza, tra gli altri, del Commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Antonino Candela e del Direttore sanitario aziendale, Giuseppe Noto.

La nuova struttura, ospitata nell’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia diretta da Massimo Petronio, è destinata alle donne gravide nell’imminenza del parto. E’ dotata di confort e tecnologie all’avanguardia. Presenti 4 Sale distinte per colori e prestazioni, oltre a Pronto soccorso ostetrico H24 e postazioni per l’osservazione breve.

“Con un investimento contenuto che ammonta a 200 mila euro – ha spiegato il Commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Antonino Candela – siamo in grado adesso di offrire alle utenti una struttura dotata di confort e tecnologie all’avanguardia. Tutto in una cornice cromatica adatta e rasserenante con musica in ogni postazione e letti da parto moderni. E’ prevista anche la presenza del marito o di un parente a scelta durante tutto il percorso per creare un ambiente realmente familiare”.

Nell’Area accoglienza, resa ancora più gradevole dal contributo artistico offerto dalle pittrici Ana Verducci ed Eleonora Margiotta, sono presenti quattro postazioni per il parto: 1) La “Sala Mimosa” per l’assistenza al travaglio e parto in acqua; 2) La “Sala Gardenia” per l’assistenza al parto attivo; 3) La “Sala Margherita” adibita per assistenza a travaglio e parto; 4) La “Sala Orchidea” per assistenza al travaglio-parto e alla gestione delle emergenze-urgenze ostetriche.

“La postazione nascita in acqua – ha spiegato il Primario del reparto, Massimo Petronio – prevede che la donna stia in vasca con acqua tiepida e lì possa partorire. Sono state sfatate le ‘leggende’ dell’antigenicità. Tutto l’ambiente, tra l’altro, favorisce la plasticità e la dilatazione del canale del parto e previene l’episiotomia (incisione chirurgica del perineo, ndr)”. La nuova struttura offre, inoltre, la possibilità ai futuri genitori di costruire, attraverso uno sportello di “Orientamento al piano del parto” anche nel rispetto della multi etnicità, il proprio percorso di cura per il travaglio e il parto. Percorso creato ad hoc dall’ Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia e che coinvolge Ostetrica, Ginecologo e Psicologo.

 


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