PALERMO – “Siamo già a sei rapine nel 2023 in Sicilia, la media di due al mese e purtroppo è piena emergenza da noi ripetutamente annunciata. In colpi in diversi città dell’isola da Catania a d Agrigento a Palermo”, afferma Gabriele Urzi Segretario Provinciale Fabi Palermo e Responsabile Salute e Sicurezza Fabi Palermo, che ha parlato dopo il colpo messo a segno ieri alla banca Monte dei Paschi di Siena nel capoluogo siciliano.
“Cosa ci vuole ancora per capire che siamo in piena emergenza? Che succeda qualcosa di veramente grave? Le banche sottovalutano il problema – continua Urzì – e i numeri parlano chiaro. Peraltro si sta diffondendo sempre di più non la “rapina mordi e fuggi” ma colpi che vedono la presenza dei rapinatori per lunghi ed interminabili minuti all’interno dei locali con grave rischi per l’incolumità di clienti e dipendenti che vengono sequestrati. Occorrono più investimenti in sicurezza prima che accada qualcosa di grave, una migliore organizzazione della sicurezza e interventi più efficaci di strategia antirapina, sistemi difensivi sofisticati. E occorre soprattutto ripristinare massicciamente la guardiania armata che costituisce il deterrente principe per i malintenzionati”.