Barbieri ed estetisti ancora fermi| “Solo parole, ci hanno abbandonato”

La scienza la deve smettere di parlare vedendo la questione solo dal punta di vista clinico e sanitario. Purtroppo mi duole constatare che oggi si è imposta sulla politica. Quest’ultima oggi è più che mai debole. Ormai siamo al delirio, sono stati cancellati diritti costituzionali, libertà individuali, libertà religiose, diritti di impresa, principi economici, tutto. Deriva autoritaria con l’alibi dell’emergenza nazionale. Le sorti di una nazione nelle mani degli scienziati e di una classe politica senza colonna vertebrale. Boccia o Speranza si arrogano il diritto di stabilire se gli anziani devono restare a casa in barba a qualsiasi legge o principio costituzionale? Se le librerie devono riaprire e i barbieri, i bar, e i ristoranti devono restare chiusi? Non importa se per sempre! Ma siamo impazziti? Perché non si stabilisce invece quali devono essere gli accorgimenti che devono essere presi dalle attività che vogliono ripartire, affidando alle forze dell’ordine il compito di vigilare sul rispetto di tali misure? Perché non si prodigano ad aiutare veramente le persone che stanno subendo un danno da queste chiusure? Non chiacchiere ma fatti. Non è consentita la burocrazia in questa fase. Non è ammesso che oggi la gente deve percepire la cassa integrazione di marzo! Non è ammesso pensare che un attività chiusa da marzo possa risolvere i propri problemi con 600 euro mensili ove presi! Siamo stati chiusi due mesi, lo abbiamo fatto per proteggere noi stessi e per proteggere gli altri. Siamo stati bravi e responsabili, ma adesso basta! Non possiamo chiudere l’Italia fino a quando si trovi un vaccino. Dobbiamo convivere con questo maledetto virus, iniziamo. Le regole fondamentali le conosciamo tutti (mascherine, guanti, distanziamento ecc.) ricominciamo. Non aspettiamo che il malato muoia per altre ragioni.