PALERMO – Le sue eccellenti prestazioni sono ormai routine. La sua costanza e l’ottimo rendimento in mezzo al campo lo portano ad essere uno dei migliori centrocampisti del nostro campionato. Non stiamo parlando né di Paul Pogba né di Miralem Pjanic ma di Edgar Barreto, trentenne paraguaiano capitano del Palermo. Il centrocampista, giunto in Sicilia nel 2011, ha vissuto momenti esaltanti intervallati dall’onta della retrocessione ma dopo una stagione di purgatorio in B, in cui proprio il numero 8 si è caricato sulle spalle un gruppo composto da tanti giovani di belle speranze, ha potuto alzare davanti un ‘Barbera’ stracolmo il trofeo che celebrava il ritorno in A dopo appena un anno da quella grande delusione.
Il resto è storia recente. La massima serie, i grandi risultati, il record d’imbattibilità condito da ben due reti contro Parma e Cagliari, e una nuova e superlativa prova contro la Sampdoria con la fascia sempre sul braccio. Tutto bellissimo anche se ogni storia d’amore, quella tra il sudamericano e il Palermo in questo caso, nasconde sempre qualche prova da dover superare per capire se realmente un rapporto può reggere agli urti del tempo. Per Barreto e Palermo lo scoglio ha un nome e un cognome, rinnovo contrattuale. Era l’estate del 2011, per la precisione il 31 agosto, infatti quando un 26enne Barreto arrivava agli sgoccioli della finestra di mercato portato in Sicilia dall’allora ds Sean Sogliano e firmando un contratto quadriennale da 1,3 milioni a stagione.
Insieme a Barreto arrivarono Alvarez dal Bari e Della Rocca dal Bologna, quest’ultimi con parentesi tutt’altro che positive in rosa, ma già dalle prime gare disputate dal paraguaiano i tifosi intuirono immediatamente che quel giocatore con l’8 sulle spalle avrebbe fatto tanta strada in maglia rosanero, tanto da guadagnarsi i galloni da leader carismatico in campo e fuori appena qualche anno dopo. A quattro stagioni da quel Palermo-Inter, prima gara da titolare per Barreto con la sua nuova maglia terminata sul 4-3, si sono avvicendati tanti allenatori e ds ma quel numero 8 è sempre rimasto “lì nel mezzo” citando un verso di Ligabue, al suo posto, lottando su ogni pallone domenica dopo domenica.
Adesso per il centrocampista è arrivato però il momento di compiere uno degli interventi più difficili della sua carriera: trovare un accordo con la società in cui potrebbe chiudere la sua carriera. A ballare, secondo le recenti indiscrezioni, tra l’offerta del Palermo e la richiesta d’adeguamento del giocatore ci sono circa 200mila euro. Le sensazioni che si respirano portano a pensare che alla fine l’intesa si troverà, con il patron Zamparini che potrebbe offrire addirittura un ruolo da dirigente quando avrà appeso gli scarpini al chiodo. I sostenitori di fede rosanero rimangono ancora con il fiato sospeso fino all’annuncio ufficiale, che potrebbe arrivare anche nelle prossime ore, anche se, quantomeno guardando la grinta messa in campo dal capitano nelle ultime uscite, non sembra nemmeno che l’assillo del rinnovo turbi più di tanto il giocatore.