“Un articolo di giornale ha disinformato sulla questione della soppressione delle province in Sicilia (non a caso non è stato interpellato sul punto nè un esponente di governo nè della sua maggioranza parlamentare), raccogliendo poi la solita boutade estiva sugli sprechi meridionali”. Lo dice l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, replicando ad alcuni esponenti politici veneti intervenuti sulla questione. ‘
“Ebbene – aggiunge – il governo siciliano intende, al fine di dare applicazione allo Statuto regionale, sopprimere tutte le province e non solo quelle di minori dimensioni. Ciò sarà fatto già con la prossima finanziaria, nell’ambito di una drastica operazione di risanamento, avviata con l’approvazione del bilancio 2011, con il quale la Sicilia ha riportato le proprie spese al 2001, riducendo ad esempio le societa’ regionali da 34 a 14”.
”Il Ddl, depositato più di un anno fa all’Ars per l’ istituzione della provincia di Gela, è di iniziativa popolare – prosegue – e non è mai arrivato alla trattazione dell’Ars. Nel programma del governo, presentato dal presidente Lombardo, non e’ affatto prevista l’istituzione di nuove province ma, al contrario, la loro soppressione con il contemporaneo trasferimento di funzioni ai consorzi e alle associazioni di comuni. In finanziaria è già previsto che vengano inserite forme di cooperazione obbligatoria per i comuni di minori dimensioni e l’obbligo di dismissione delle partecipazioni societarie”. ”Resta il giudizio negativo su una manovra nazionale iniqua e dannosa per il Mezzogiorno che mostra evidenti profili di incostituzionalità”.