Bellolampo ha un mese di autonomia: urge la settima vasca - Live Sicilia

Bellolampo ha un mese di autonomia: urge la settima vasca

Governo e Comune accelerano sui lavori per evitare l’emergenza

PALERMO – Premere il piede sull’acceleratore per avere il primo stralcio della settima vasca di Bellolampo già a luglio ed evitare, così, che una nuova (l’ennesima) emergenza rifiuti colpisca Palermo. E’ questo l’obiettivo di Rap, Comune e Regione che da settimane sono al lavoro per garantire la continuità della discarica: in una Sicilia alle prese con impianti chiusi o allo stremo, è ormai diventato fondamentale evitare intoppi anche nel capoluogo.

Un mese di autonomia

La situazione, del resto, non è troppo rosea: con una raccolta differenziata inchiodata al 16% (secondo il dato diffuso da Legambiente) e addirittura calata rispetto al passato (quando aveva superato il 20) e una media di mille tonnellate di immondizia prodotta al giorno, la quarta vasca è quasi satura e l’autonomia è di appena un mese. “Abbiamo incaricato i tecnici di effettuare tutte le misurazioni – dice a Livesicilia il neo presidente della Rap Giuseppe Todaro – e a breve avremo un quadro più preciso, ma pensiamo che intorno al 10 o al 15 luglio anche la vasca attualmente utilizzata si saturerà. Si tratta di stime, ovviamente, ma confidiamo di poter avere a disposizione il primo stralcio della settima proprio per quei giorni, così da non subire alcuna interruzione del servizio”.

Lavori più veloci

Una speranza che Rap, Comune e Regione stanno provando a concretizzare. “Il presidente Renato Schifani e l’assessore Roberto Di Mauro hanno mostrato grande attenzione al tema – continua Todaro – La ditta ha dato disponibilità ai doppi turni e interloquito con i collaudatori, la settima vasca ovviamente ci garantirebbe tranquillità”. Il maltempo certamente non ha aiutato, visto che inevitabilmente la pioggia rallenta i lavori, ma al momento non ci sono grandi alternative. Il comune di Palermo non paga un centesimo per conferire i rifiuti a Bellolampo, ma se la discarica non avesse più spazio Palazzo delle Aquile dovrebbe sborsare 250-300 euro a tonnellata, cioè tra i 7,5 e i 9 milioni di euro al mese, per portare i rifiuti altrove; e se dovesse portarli addirittura fuori dalla Sicilia il costo aumenterebbe con un surplus di altri 4,5 milioni. Soldi che né la Rap né il comune di Palermo al momento hanno in cassa. La buona notizia è che d’estate, complice lo spostamento di molte famiglie nelle seconde case in provincia, la quantità di rifiuti prodotta diminuisce fisiologicamente.

Mineo: “Grande investimenti su Bellolampo”

“Stiamo facendo di tutto per rilanciare il polo impiantistico di Bellolampo e uscire definitivamente dall’emergenza – dice a Livesicilia Andrea Mineo, assessore all’Ambiente del comune di Palermo – grazie anche ai 40 milioni di euro di mezzi e attrezzature che acquisteremo con il Pon metro e all’ampliamento della raccolta differenziata ad altre 200 mila utenze”. Tra gli interventi in programma un impianto di selezione e valorizzazione della differenziata (plastica, metalli, carta e cartone) da 26,2 milioni; centri comunali di raccolta e il completamento del sistema intelligente di differenziata (6,7 milioni); estensione del porta a porta (27 milioni); un impianto di stoccaggio e recupero ingombranti e (in project financing) un impianto di biometano.


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