Esenzione Imu, Belpasso esclusa |Caputo: "Pronto ricorso al Tar" - Live Sicilia

Esenzione Imu, Belpasso esclusa |Caputo: “Pronto ricorso al Tar”

Il sindaco: “Si tratta di un atto assurdo, che non tiene conto della difficile realtà geomorfologica del territorio e che provoca un danno economico ingente tanto ai cittadini quanto al Comune”

Terreni agricoli montani
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BELPASSO  – Il Comune di Belpasso ricorrerà innanzi al TAR del Lazio contro il Decreto Interministeriale del 28 novembre 2014 che ha escluso Belpasso dall’esenzione dell’IMU sui terreni agricoli montani: una decisione che penalizza tanto i proprietari di terreni agricoli quanto il Comune stesso. A dare l’annuncio dell’importante azione legale è il sindaco di Belpasso Carlo Caputo: “Riteniamo – spiega il primo cittadino – che il decreto emanato lo scorso novembre sia del tutto ingiusto e privo di qualsiasi aderenza con la realtà geomorfologica di tanti territori italiani: con un colpo di mano inaspettato il Ministero dell’Economia, di concerto con quello dell’Interno e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha infatti ristretto i criteri applicativi dell’esenzione dell’imposta municipale propria per i terreni agricoli montani decretando che quelli ricadenti in Comuni il cui Palazzo Municipale sia ubicato al di sotto di 700 metri sul livello del mare non siano più considerabili come tali”. Un atto con conseguenze disastrose per i cittadini e per il Comune: “Si tratta – prosegue infatti Caputo – di un criterio assurdo, che non tiene conto della realtà morfologica di un territorio come il nostro: in base a tale atto infatti molti cittadini belpassesi, che posseggono terreni per lo più scoscesi, pieni di roccia lavica e pressoché impossibili da coltivare, a partire dal 26 gennaio dovrebbero pagare un’imposta pari a quella applicata a terreni fertili e produttivi. Un’ingiustizia anche per il nostro Comune, che subisce un danno economico ingente: l’emanazione del suddetto decreto determinerà infatti la drastica decurtazione dell’assegnazione di somme a valere sul Fondo di solidarietà comunale, che priveranno il nostro Ente dell’adeguata disponibilità economica e della necessaria liquidità per garantire la copertura contabile ed onorare i pagamenti degli impegni finanziari assunti durante l’anno con pesanti conseguenze sull’erogazione dei servizi essenziali alla comunità. Con i tempi che corrono – conclude infatti Caputo – sarà davvero difficile che questo ulteriore balzello sulla testa dei cittadini possa essere onorato in modo da determinare gettiti tali da coprire l’ammanco derivante dalla decurtazione delle assegnazioni a valere sul Fondo di solidarietà ”. Con delibera di Giunta n. 146 del 2014 il Comune ha già provveduto ad incaricare un team di avvocati per la presentazione del ricorso innanzi al Tar Lazio relativo al Decreto Interministeriale del 28/11/2014 ed al Decreto Legge del 16/11/2014.


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