Tutti i 14 indagati nell’ inchiesta per l’apertura del Centro Commerciale ”I Sanniti” a Benevento, tra cui l’imprenditore Maurizio Zamparini, presidente del Palermo calcio, e i coniugi Clemente Mastella e Sandra Lonardo, sono stati rinviati a giudizio dal Gup Flavio Cusani, che ha accolto la richiesta avanzata dal sostituto procuratore, Antonio Clemente. Oltre ai coniugi Mastella e Zamparini, sono stati rinviati a giudizio Aldo Damiano, Rosa De Santis, Francesco Cassano, Mario De Lorenzo, Giuseppe Iadicicco, Luigi Giuliano, Vincenzo Zagarese, Paolo D’Arco, Antonio Orlacchio, Erbert Rosenwirth e Giovanni Mirabella, molti dei quali amminsitratori o funzionari del comune di Benevento.
La prima udienza del processo è stata fissata al prossimo 18 aprile. I coniugi Mastella sono coinvolti nell’inchiesta per un contributo di 50mila euro che Zamparini avrebbe elargito all’ Associazione onlus Iside Nova – di cui la ex presidente del consiglio regionale Lonardo era socio – che per anni ha organizzato nel capoluogo sannita la manifestazione “Quattro notti e più di luna piena”.
La replica di Zamparini
(mg) Il presidente Maurizio Zamparini, contattato da LiveSicilia, ha commentato così: “Questo pm ha aperto due processi, uno quattro anni fa e poi ne ha inventato un altro due anni fa con Mastella ecc.probabilmente accortosi che perdeva il primo (Zamparini infatti è stato assolto nel primo processo sempre relativo al centrocommerciale di Benevento) ha detto che il avrei truffato lo Stato aprendo questo centro. Sono follie di un nostro paese dove non funziona nulla, non c’è più la certezza di nulla, poi per fortuna la giustizia fa il suo corso e sono già stato assolto nel primo processo con la sentenza che il fatto non sussiste. Ci sono spese mie e dello Stato per nulla – afferma il patron – essere accusato di truffa a 70 anni da uno sprovveduto pm è veramente triste. C’è una malattia che è il protagonismo, l’Italia deve guarire da tutto questo. Faccio anche un appello alla magistratura affinchè possa risolvere queste distorsioni. Ieri sono stato a Palermo per lo stadio e per il centro commerciale, ma mi rendo sempre più conto che l’Italia è un paese difficile, bisogna ribellarsi, bisogna reagire, forza siciliani”.