Beni confiscati, si cambia | Arriva l'albo degli amministratori - Live Sicilia

Beni confiscati, si cambia | Arriva l’albo degli amministratori

Dopo l'indagine che ha travolto la sezione Misure di prevenzione, il presidente del Tribunale, Salvatore Di Vitale, ha deciso di riempire il vuoto della norma nazionale che un albo lo prevede da anni senza che sia mai stato stilato.

PALERMO – Arriva l’albo degli amministratori giudiziari. Dopo lo scandalo che ha travolto la sezione Misure di prevenzione, il presidente del Tribunale, Salvatore Di Vitale, ha deciso di riempire il vuoto della norma nazionale che un albo lo prevede da anni senza che sia mai stato stilato.

La decisione di Di Vitale arriva al termine di un confronto con il successore di Silvana Saguto, Mario Fontana, e con il presidente coordinatore delle Sezioni penali, Alfredo Montalto. “Si dispone, in attesa dell’emanazione del regolamento istitutivo dell’albo nazionale degli amministratori giudiziari – si legge in una nota di Di Vitale – la formazione, ad uso interno della sezione per le Misure prevenzione, di un albo di professionisti cui attingere, con criteri di trasparenza, per l’affidamento di incarichi di amministrazioni di aziende e dei patrimoni sottoposti a sequestro giudiziario”.

Il meccanismo della fiducia fra chi nomina e chi viene nominato resta in piedi, ma spazio alla trasparenza. “Premesso che trattasi di incarichi fiduciari che presuppongono una preventiva valutazione del giudice sui requisiti di esperienza, struttura professionale ed indipendenza – si legge ancora – il presidente dispone che nel sito del Tribunale venga pubblicato l’invito a presentare istanza di inserimento in tale Albo, allegando il proprio curriculum ed indicando le eventuali specializzazioni. Le domande dovranno essere esclusivamente indirizzate, via pec, al seguente indirizzo: misurediprevenzione.tribunale.palermo@giustiziacert.it”.

Stretta vigilanza anche sui compensi: “Il presidente Fontana provvederà, in attesa di una soluzione normativa, ad elaborare, sentendo i giudici della Sezione, preventivi criteri per la liquidazione dei compensi che tengano conto, in primo luogo, che detti incarichi rivestono carattere di munus publicum (pubblico interesse)”. Una frase, quest’ultima, che fa ritenere che le tariffe saranno rivedute al ribasso.


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