"Beni culturali, lavoratori | senza salario accessorio" - Live Sicilia

“Beni culturali, lavoratori | senza salario accessorio”

Le sigle: "I siti culturali siciliani, le aree archeologiche, le gallerie e le biblioteche regionali, ma anche gli stessi uffici versano ormai da mesi in condizioni di gravi carenze igienico-sanitarie. E da un anno per 3.200 dipendenti niente salario accessorio per un errore tecnico".

Cobas Codir, Sadirs e Cupas
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PALERMO – “I siti culturali siciliani, le aree archeologiche, le gallerie e le biblioteche regionali, ma anche gli stessi uffici delle soprintendenze e dell ‘Assessorato di Via delle Croci, versano ormai da mesi in condizioni di gravi carenze igienico-sanitarie che li ha resi inidonei a garantire la permanenza di personale per espletare le normali prestazioni lavorative. Tutto ciò anche all’indomani dell’azzer amento dei fondi destinati al funzionamento operato dal Governo Regionale”. Lo dichiarano in una nota i sindacati Cupas, Cobas Codir e Sadirs “Tutti i siti culturali siciliani, in cui opera il personale regionale, – aggiungono – versano, tra l’altro, in condizioni di alto rischio senza aiuti tecnologici di videosorveglianza o di teleallarme, in condizioni ambientali fatiscenti, senza alcuna l inea telefonica abilitata, tutte inaccettabili condizioni già abbondantemente denunciate dalle nostre Organizzazioni Sindacali, ai vertici assessoriali rimasti sempre in un assordante silenzio. Malavitosi pirati hanno vita troppo facile nel saccheggiare risorse, frutto di incassi talvolta cospicui, che se utilizzate negli stessi siti culturali avrebbero potuto risolvere tutta una seri e di problematiche che, a causa di una politica miope, riottosa, assen teista, fannullona e dedita ai proclami, lascia i siti culturali ancora all’età della preistoria. Il sistema delle biglietterie, anch’esso preistorico, andrebbe abolito attivando sistemi di rilascio ticket online e/o attraverso esercizi c ommerciali convenzionati, turistici e alberghieri. Nell’immediato per affrontare l’emerge nza, proponiamo l’attivazione di POS per il pagamento dei ticket allo scopo di evita re ulteriori saccheggi e salvaguardare così l’incolumità del personale. I siti culturali sono sprovvisti di servizi aggiunt ivi, non esiste alcuna forma di ristorazione e audioguide, brochure manco a parlarn e: un quadro generale assolutamente desolante che relega la fruizione del bene culturale siciliano agli ultimi posti di un’ipotetica graduatoria mondiale, nonosta nte la Sicilia abbia beni culturali invidiati in tutto il mondo. Si sono succeduti alla guida dell’assessorato ai be ni culturali scienziati, professori universitari, luminari, ma mai nessuno che avuto la competenza e l’interesse di riordinare il settore e proposto una programmazione delle attività culturali da far conoscere a tutto il mondo. Il personale impiegato nei servizi di fruizione e v igilanza viene, inoltre, diminuito nelle giornate festive, giorni in cui l’affluenza è maggi ore, e quello in servizio è costretto a lavorare sino all’80% delle giornate festive all’an no e tutto ciò accade mentre ancora al medesimo personale di tutta la Sicilia devono es sere corrisposte le spettanze economiche per le attività prestate nel 2013 e nel primo semestre del 2014. Inoltre, nonostante tutti gli accordi sottoscritti con il vertice assessoriale, in linea con quanto prevede il contratto di lavoro, questi non s ono mai rispettati dalla medesima amministrazione regionale. Per quanto sopra, il Cu.Pa.S, il Cobas-Codir e il S adirs non ci stanno e proclamano un’assemblea/Sit-In retribuita per l’int era giornata del 18 giugno 2014 davanti la sede del Dipartimento Beni Culturali”.

I sindacati autonomi denunciano un altro caso. Da un anno 3.200 dipendenti dei Beni culturali non percepiscono il salario accessorio e ciò sarebbe dovuto a un errore tecnico del dirigente del settore contabile dell’assessorato regionale. Lo denunciano i sindacati autonomi Cobas/Codir, Cupas/Codir e Sadirs che stamani hanno effettuato un sit-in davanti alla sede dell’assessorato a Palermo. Durante la manifestazione, l’assessore Giusy Furnari e il dirigente generale Salvatore Giglione hanno ricevuto una delegazione dei manifestanti: “Nel corso dell’incontro – sottolineano i sindacati – si sono affrontate le svariate problematiche che hanno contribuito e contribuiscono alla devastazione e allo scempio della cultura siciliana oltreché alla totale mortificazione professionale e giuridica di tutti gli addetti”.

“Diamo una breve apertura di credito ai due vertici dell’assessorato – avvertono i sindacati – sia perché hanno ricevuto i loro incarichi da poco tempo e sia perché hanno preso impegni precisi, anche temporalmente, di affrontare e risolvere le questioni economiche in brevissimo tempo. Successivamente siamo disponibili, risolto il problema dell’immediato pagamento del Famp 2013, ad affrontare tutte le varie tematiche che possano riportare un minimo di efficienza e sicurezza nella fruizione del nostro immenso patrimonio culturale”. (ANSA).

 


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