"Berlusconi approva la nostra linea" - Live Sicilia

“Berlusconi approva la nostra linea”

Castiglione (Pdl) su Livesicilia
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“Berlusconi approva tutta la linea che abbiamo seguito finora”. Parola del coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Castiglione, rappresentante di quella corrente lealista rimasta fuori dal Lombardo ter, che rivendica il suo rapporto privilegiato col presidente del Consiglio e al contempo cerca una riconciliazione con l’ala “ribelle” del partito, guidata da Gianfranco Micciché. Intanto, non si spegne la polemica seguita alla decisione del direttore generale dell’Asp di Palermo, Salvatore Cirignotta, di annullare gli ultimi provvedimenti del suo predecessore Salvatore Iacolino, oggi europarlamentare del Pdl.

Onorevole Castiglione, il Pdl ha protestato duramente contro la decisione di Cirignotta di cancellare gli ultimi provvedimenti firmati da Iacolino. Perché?
“Se c’è un assunto che è passato con la riforma sanitaria è quello che il direttore generale ha piena autonomia negli atti di gestione. Quindi è assolutamente illegittimo quanto fatto da Cirignotta: è come se si centralizzasse l’autonomia. Sono sotto gli occhi di tutti i risultati eccellenti della gestione Iacolino e oggi non si comprendono queste revoche che sono squisitamente politiche. La revoca indiscriminata indica che non si entra nel merito dei provvedimenti. Questo è lo specchio della sanità allo stato attuale, dove domina una visione dirigistica, mentre i servizi giorno dopo giorno languono. Queste revoche non sono altro che la continuazione di quella politica degli annunci del governo centrale che ormai si estende anche a livello periferico”.

Cirignotta ha motivato la sua decisione spiegando che quei provvedimenti sono stati attuati senza l’autorizzazione dell’assessore Russo, prevista da una direttiva seguita alla riforma della sanità.
“Ma non esiste l’autorizzazione, è una cosa contro legge. Vi immaginate un direttore generale che produce migliaia di atti e deve essere autorizzato dalla Regione? Non è mai successo. Tra l’altro sono tutti provvedimenti impugnabili. “.

Il governo sostiene che i manager uscenti si sarebbero dovuti limitare all’ordinaria amministrazione.
“E nominare un dirigente di servizio non è ordinaria amministrazione? Avrei capito se fosse stato scelto qualcuno senza i requisiti: in quel caso si entra nel merito della vicenda e si contesta il provvedimento”.

Cirignotta ha spiegato come, con le gare che verranno svolte a livello centrale, per servizi quali le forniture dei farmaci si risparmieranno cinque milioni di euro nella sola Asp di Palermo. Che ne pensa?
“È un dato assolutamente opinabile. Magari fosse così. La centralizzazione penalizza una serie di piccole ditte, mentre favorisce la concentrazione e alcune grandi imprese. Questo non ti porta sicuramente un risparmio di 5 milioni di euro. Al di là delle dichiarazioni, ci dovrebbero fare vedere degli atti concreti”.

Dopo il rinvio chiesto da Leontini giovedì scorso a nome di tutti i capigruppo, oggi all’Ars si commenteranno le dichiarazioni di Lombardo sulla composizione della nuova giunta. Perché serviva questo rinvio?
“Il rinvio è stato chiesto per poter fare degli approfondimenti. Onestamente pensavamo che Lombardo credesse di più a questa nuova giunta, ma dalle poche battute che ha fatto, dai pochi minuti che ha dedicato in aula, deduciamo che forse lui stesso non crede a questo suo governo: la presentazione è stata molto scarna, quasi fosse un adempimento burocratico. Il rinvio è stato chiesto proprio per fare alcune riflessioni di carattere politico. Non ci saranno arrabbiature o invettive, ci sarà una riflessione in cui si dirà che il bipolarismo è morto e che il governo Lombardo ha perpetuato un ribaltone, tradendo la volontà degli elettori”.

Gli incontri con i vertici romani del Pdl, nel frattempo, sono proseguiti?
“Giovedì ho visto il presidente Berlusconi, stiamo lavorando”.

Per ricucire lo strappo con Micciché e compagni?
“Sì, l’auspicio è sempre quello, di ricucire col Pdl Sicilia. È chiaro che la situazione non può essere più tollerata a lungo”.

Ma Berlusconi si è pronunciato in modo netto oppure no?
“Ovviamente Berlusconi approva tutta la linea che abbiamo seguito finora. Auspica anche lui una ricomposizione del partito, ossia una ricomposizione dell’azione all’interno del governo: non ci può essere un Pdl all’opposizione e uno al governo”. E.D.


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