Berlusconi: "Su di me | una condanna ingiusta" - Live Sicilia

Berlusconi: “Su di me | una condanna ingiusta”

L'ex premier si dice "certo" che "i miei legali arriveranno ad ottenere un annullamento totale della sentenza" a Strasburgo.

ROMA – Sono “certo” che i miei legali “arriveranno ad ottenere un annullamento totale della sentenza” a Strasburgo. Lo afferma Silvio Berlusconi in conferenza stampa nella sede di FI sottolineando che è pronta “un’istanza di revisione con prove documentali e testimoniali assolutamente incontrovertibili”.

Sono stato “condannato per una decisione ingiusta della magistratura” sulla base “di un fatto inesistente”, è l’esordio di Berlusconi in conferenza, sottolineando il suo “dispiacere” per non poter essere candidato “per la prima volta” da vent’anni alle Europee. “Avere reso impossibile la mia candidatura – aggiunge – va a tutto vantaggio della sinistra. E queste vicende hanno una indubbia valenza politica”.

“Io sono un uomo delle istituzioni, in attesa che sia riconosciuta la mia innocenza darò corso alle decisioni della magistratura”, afferma Berlusconi. “Il tribunale di sorveglianza mi ha obbligato a dedicare parte del mio tempo a persone in difficoltà: questa cosa mi ha fatto addirittura piacere perché nella mia vita ho fatto sempre attività di supporto”, spiega. Lo farà “più che volentieri cercando di essere utile”.

“Ci sono tutti i trattati da rivedere: il patto di stabilità, rivedere o annullare il fiscal compact”, aggiunge. “Oggi, non solo in Italia, la recessione è diventata depressione” e perciò sono “convinto che si debba puntare a eliminare il fiscal compact e consentire ai Paesi lo sforamento del 3% annuo nel rapporto tra deficit e Pil”, un vincolo “che nella situazione attuale dell’economia è antistorico”.

“L’Europa non è un’unione politica” e “rispetto alla crisi in Ucraina fa la figura di un’Europa ignava, senza politica estera e senza strategie”, afferma Berlusconi. “Il governo di Renzi propone finalmente delle riforme” e “abbiamo dato il nostro impegno ad approvarle”. Si tratta della “riforma dei poteri che riguardano le Regioni e lo Stato” e “cambiare l’assetto parlamentare del Paese atrrarso la fine del bicameralismo perfetto”, aggiunge. Bisogna introdurre, e “ho avuto modo di parlarne con Renzi, l’elezione diretta da parte dei cittadini del presidente della Repubblica: non sia più scelto dalle segreterie dei partiti”


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