CATANIA – “Una riunione operativa, con progetti concreti per far diventare in tempi brevissimi il Distretto una realtà”. Così il sindaco di Catania Enzo Bianco ha commentato l’incontro a Siracusa tra tutti gli enti che, nelle prossime settimane, firmeranno il protocollo d’intesa per dar vita al Distretto Sud Est Sicilia, ossia le città, le province e le Camere di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa. Il documento verrà infatti siglato tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo e sarà presentato anche al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che sarà a breve in visita a Catania.
“Nel corso della riunione di oggi – ha detto Bianco – ho proposto che vengano invitate a far parte del distretto anche città che non fanno parte dell’area finora individuata, ma che possono avere grande interesse a far sistema con noi. Parlo per esempio di Taormina e Giardini Naxos, in provincia di Messina ma confinanti con la zona etnea, e della zona dell’ennese con la Villa del Casale di Piazza Armerina e Morgantina, fino anche a Gela, la cui economia gravita nella Sicilia sud orientale. Dobbiamo cominciare a ragionare come sistema integrato programmando iniziative che, organizzate in pacchetti, possano attirare turisti in ogni periodo dell’anno, e una sinergia economica e commerciale di tutte le realtà di questa area”.
Bianco ha sottolineato che durante la riunione si è discusso di idee concrete. La condivisione di progetti per utlizzare i fondi comunitari, progetti per la fruizione dei siti turistici e per la destagionalizzazione, la possibilità di un car sharing comune tra Catania, Siracusa e Ragusa, considerando l’area un’unica grande città, rendendo più funzionale la mobilità. “La costituzione del Distretto Sud Est Sicilia – ha detto Bianco – è di importanza strategica perché l’Europa ormai destina i propri fondi per quelle aree omogenee che si dimostrano capaci di progettare il proprio futuro. Noi stiamo precorrendo i tempi e va considerato come il nostro territorio rappresenti la locomotiva economica della Sicilia, visto che qui si produce l’80% del Pil dell’Isola. Un territorio che ha più del triplo del tasso di infrastrutturazione della media nazionale e possiede un sistema di porti, aeroporti e collegamenti di tutto rispetto. Pensiamo al sistema aeroportuale Catania-Comiso, il maggiore dell’Isola. Ma grazie al Distretto sarà più facile, per esempio, mettere in rete e rendere più competitivi i porti di Riposto, Catania, Augusta, Siracusa e Pozzallo. E attrezzarsi per articolarli tra commercio e turismo”.
“Il governo nazionale – ha concluso Bianco – guarda con grande interesse a come ci stiamo muovendo. Per questo i ministri per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, e per i Beni culturali e Turismo, Massimo Bray, hanno inserito Catania, Siracusa e Ragusa nel progetto sperimentale denominato ‘Cultura in Movimento’ per la valorizzazione di territori ricchi di Beni culturali. Nell’ambito di questo progetto dovremo mettere a punto, già a partire dalla prossima stagione, un’offerta turistica organizzata e integrata, capace di orientare i finanziamenti dei fondi europei 2014-2020 e diventare, di fatto, uno dei pilastri del progetto ‘Expo 2015’. Si tratta dunque di cogliere queste straordinarie opportunità insieme con quelle offerte, come ha spiegato il prof. Gianni Puglisi, presidente nazionale Unesco, durante la riunione del Coordinamento dei sindaci siciliani svoltosi a Catania il 25 gennaio, per valorizzare il nostro patrimonio di Beni culturali. È una sfida importante, che potrebbe consentirci di cambiare in pochi anni il volto della Sicilia orientale. C’è un clima molto positivo tra i comuni ed enti interessati, stiamo facendo squadra e il territorio avrà grandi vantaggi da questo lavoro”.