Polvere e lavoratori in sciopero | Libri vietati alla Biblioteca - Live Sicilia

Polvere e lavoratori in sciopero | Libri vietati alla Biblioteca

A causa della mancanza di fondi, i volumi della Biblioteca regionale siciliana non sono "spolverati" dal febbraio scorso. Così i lavoratori, appena assunti nella nuova società "Sas" si rifiutano di entrare nei magazzini, dove l'Asl ha effettuato un'ispezione. Mentre il direttore Vergara è costretto a sospendere il servizio di consultazione delle opere. Una fotografia del degrado dell'Isola.

PALERMO – Libri coperti dalla polvere. Un’immagine che vale molto più di tante parole. Di tanti trattati economici. La Regione non ha stanziato i soldi per “spolverare” i volumi della Biblioteca regionale siciliana, location scelta pochi giorni fa per il saluto di Rosario Crocetta alle istituzioni siciliane. Istituzioni che erano tutte lì. Dal presidente del Senato Schifani all’arcivescovo Romeo, dal magnifico rettore Lagalla al presidente dell’Assemblea regionale Cascio. Ignari, forse, che pochi metri più in là, la biblioteca era così piena di polvere da impedire agli stessi dipendenti di entrarvi. E costringendo la direzione della biblioteca, meta quotidiana di studenti e studiosi, a sospendere la fornitura dei libri. Insomma, da qualche giorno la biblioteca ha smesso di “fare” la biblioteca.

Una storia al limite dell’assurdo, in una Regione in cui si sventola sempre la “cultura” come elemento di riscatto per l’Isola. E dove, invece, le vicende di quei tomi coperti dall’oblio, si intreccia con le vicende assai più roventi del personale della Regione. Dei dipendenti delle società partecipate. Una, in particolare: la Servizi ausiliari Sicilia. Spetta alla società, “nata” di fatto quindici giorni fa proseguire le attività che una volta erano svolta dalla “Beni culturali spa”, che si è fusa con Multiservizi e Biosphera, dando vita appunto alla “mega-partecipata” da duemila dipendenti. Ma tra questi dipendenti, praticamente assunti 15 giorni fa, c’è chi ha già deciso di incrociare le braccia. “Lì dentro non entriamo”, hanno detto, in pratica. E probabilmente hanno anche ragione.

Se è vero che la stessa direzione della biblioteca regionale, raccolta la protesta del sindacato Cobas/Codir ha constatato l’effettivo degrado dei locali. E ha, anzi, predisposto, sotto l’impulso dello stesso sindacato, che l’aveva richiesta a gran voce, l’ispezione dell’Asl. Ispezione che si è svolta ieri, e che avrebbe dovuto verificare la “salubrità” dei locali. Se ne saprà di più tra qualche giorno. Intanto, resta nero su bianco (e queste pagine sono freschissime, quindi lì non s’è ancora posata la polvere), la lettera del direttore della biblioteca regionale, Francesco Vergara, inviata all’Area “Affari generali” del dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana: “Poiché questa biblioteca – si legge – per mancanza di risorse, ha dovuto sospendere la regolare spolveratura nei magazzini librari, corre obbligo preciare che, con l’attuale dotazione finanziarua, questa Direzione sarà in grado di garantire solo un’iniziale e parziale depolveratura dei locali di deposito e si attiverà per l’acquisto di idonea attrezzatura da far utilizzare al personale interno all’uopo indicato”. Segue, nella lettera, il riferimento al sopralluogo richiesto al medico dell’Asl competente per la sicurezza, e infine la comunicazione ufficiale che “a partire dal 15 novembre c.a. la Biblioteca sarà costretta a limitare il servizio di consultazione all’utenza, in attesa di effettuare nei magazzini di deposito i dovuti interventi di depolveratura”. In un ordine di servizio di ieri, poi, il direttore Vergara specifica che “viene inibito l’accesso ai magazzini monografie, periodici e fondi antichi al fine di tutelare la salute del personale”.

E il personale, come detto, è al centro di questa vicenda. Non solo per le questioni riguardante la salute, messa a rischio dal pessimo stato dei magazzini nei quali “la spolveratura – si legge sempre nella circolare di Vergara – è stata sospesa nel mese di febbraio, e dove due delle sei disinfestazioni programmate non hanno potuto avere luogo”, ma anche per fatti che riguardano i salari. I Cobas Codir, in rappresentanza dei lavoratori, infatti, lamentano il “continuo atteggiamento dilatorio, reiterato nel tempo, dalla Società Consortile “’Servizi Ausiliari Sicilia’, che evita volutamente di affrontare materie quali la definizione del Famp 2012 (il salario accessorio per i dipendenti regionali, ndr), la riorganizzazione del lavoro e la valorizzazione del personale interno al ramo ‘Beni culturali Spa’”. E le rivendicazioni sindacali non finiscono qui, ma si rivolgono anche verso la “mancata corresponsione dell’apposita indennità accessoria, che deriva da un apposito accordo sindacale sottioscritto in data 29 luglio 2002 e che da oltre dieci mesi non viene erogata ai lavoratori, e contro la decisione unilaterale dei vertici della Società consortile ‘Servizi ausiliari Sicilia’ di non remunerare l’indennità di turnazione del mese di agosto nonostante i lavoratori, al fine di garantire con senso di responsabilità il servizio di fruizione del materiale librario alla cittadinana siano rientrati dalle ferie”.

Adesso, quei lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia. E al direttore della biblioteca non è rimasto che chiudere i magazzini della biblioteca e di sospendere il servizio di consultazione dei libri. Libri che intanto sono coperti dalla polvere. Che continua a posarsi, anche in questo momento. Fedele e triste fotografia del degrado dell’Isola.


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