Bilancio, è scontro Scavone-Campagna - Live Sicilia

Bilancio, è scontro Scavone-Campagna

Scoppia la polemica, in consiglio comunale, tra il presidente Alberto Campagna (nella foto) e il capogruppo di Idv Aurelio Scavone. Oggetto del contendere il bilancio di previsione 2012.

SALA DELLE LAPIDI
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La vicenda del bilancio del comune di Palermo continua a tenere banco. Se da un lato il sindaco Orlando chiede che la manovra venga approvata in tempi brevi dal consiglio comunale, dall’altro il presidente di Sala delle Lapidi Alberto Campagna non convoca l’Aula, in attesa che la giunta intervenga per riequilibrare i conti dopo i tagli della Regione.

Una situazione di stallo su cui è intervenuto il capogruppo di Idv di piazza Pretoria, Aurelio Scavone, scrivendo sulla propria bacheca di Facebook: “Questa settimana, il presidente del vecchio consiglio ha deciso di non convocare il consiglio comunale. Perché? Si vogliono creare ostacoli alla giunta nascente, visto che il consiglio ancora non si è insediato e ci metterà del tempo per entrare a regime, lasciando cosi l’amministrazione senza uno straccio di bilancio”.

Una presa di posizione che non è per niente andata giù a Campagna. “Mi sorprende che Scavone dica sciocchezze di questa natura – ha detto a Livesicilia il presidente del consiglio – o è in malafede e fa ancora campagna elettorale, e non lo credo, oppure è semplicemente informato male. Il sindaco Orlando vuole approvato il bilancio e non lo riequilibra, l’assessore Marchetti intanto chiede tempo per studiare la manovra e non siamo nelle condizioni di discuterlo perché in squilibrio. Non ho convocato l’Aula solo per non aggravare la situazione economica del comune, significherebbe spendere soldi inutili. L’amministrazione faccia quello che deve fare e noi ci riuniremo”.

Dichiarazioni alle quali replica Scavone: “A me sorprende che il presidente dica sciocchezze di questo tipo. Campagna ha convocato per quattro volte l’Aula nonostante il bilancio, come lui afferma, fosse in disequilibrio. Addirittura nella quarta seduta utile il consiglio ha approvato le delibere su aree e alienazioni. Quindi abbiamo commesso un’illegittimità? Mi chiedo: cui prodest? E cosa c’entra sul piano triennale delle opere pubbliche il disequilibrio, se anche avesse ragione? Piano che è atto propedeutico all’approvazione dei bilancio. Mi chiedo pure se non si debba fare il piano tariffe e se esiste una delibera da parte del commissario. Se così fosse, anche quello andrebbe trattato a prescindere dal bilancio preventivo. Mi pongo un’altra domanda: il commissario che ha presentato il piano, lo ha presentato in disequilibrio? Avrebbe quindi, secondo l’affermazione di Campagna, il commissario prefettizio, la signora Latella, nominata dal ministro Cancellieri, fatto una irregolarità palese proponendo al consiglio un bilancio in disequilibrio?”.


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