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Blitz anti rifiuti a Ballarò, l’iniziativa di Masi e Trizzino

"Vogliamo raccontare la pietosa gestione del servizio"
PALERMO
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PALERMO – Giovedì 9 giugno alle 18,30, blitz anti-rifiuti presso una delle tante discariche a cielo aperto accumulate in città, da parte di Giampiero Trizzino, deputato regionale del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Ambiente dell’Ars, ed Erika Masi, candidata al consiglio comunale nella lista M5S. All’appuntamento parteciperà anche Maria Terranova, sindaco di Termini Imerese. Il luogo designato, con grande imbarazzo della scelta, si trova nel centro storico, nell’area di Ballarò, e le coordinate esatte verranno comunicate sui canali social dei due esponenti un’ora prima dell’incontro, allo scopo di “evitare – dice Masi – intempestivi e mal riusciti interventi tappabuchi in grado di mandare a monte le nostre legittime denunce”. Sugli stessi canali sarà trasmessa la diretta dell’incontro.

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Trizzino sottolinea “l’inadeguatezza congiunta e spesso dolosamente contrapposta di Comune e Regione nella gestione dei rifiuti, mentre salutiamo da lontano il treno dei fondi Pnrr per le isole ecologiche e ci lecchiamo le ferite per le bacchettate della Commissione Europea al Piano regionale dei rifiuti, che rallentano l’iter dei progetti impiantistici. Il tempo e la tolleranza sono finiti: il Comune per primo si dia una mossa sui progetti e sul potenziamento capillare della raccolta differenziata”.

“Avremmo potuto scegliere qualsiasi luogo per raccontare la pietosa gestione dei rifiuti urbani del Comune di Palermo – commenta Erika Masi – abbiamo deciso invece di farlo nel contesto di una discarica a cielo aperto, perché la munnizza è ormai parte dell’arredo urbano. In attesa del completamento della settima vasca della discarica di Bellolampo, ci troviamo in uno stato di emergenza che per tempistiche è  ormai diventato lo stato di fatto. Inoltre, spedire i rifiuti fuori, come attualmente stiamo facendo, comporta un ulteriore aumento della Tari e quindi più tasse per i cittadini. Dovremmo guardare a questo cumulo alle nostre spalle come una risorsa e non come uno scarto”.


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