PALERMO – “Nel giro di pochi minuti si è scatenato l’inferno. La pioggia si è accumulata rapidamente, la strada si è trasformata in un fiume in piena, al punto da impedirci di proseguire”. Inizia così il racconto dell’incubo vissuto ieri, domenica 9 novembre, da una famiglia rimasta bloccata in auto, in via Ugo La Malfa.
Maltempo e allagamenti a Palermo
Il maltempo che ha colpito il Palermitano ha infatti nuovamente provocato danni e disagi da un capo all’altro della città, con allagamenti che hanno reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile su più fronti. Moglie, marito, una bambina di tre anni e una neonata di quattro mesi, si sono sentiti letteralmente in trappola.
Bloccati in auto con una neonata: il racconto
“Siamo stati abbandonati per tre ore, circondati dall’acqua che ha raggiunto almeno un metro di altezza e nel panico totale – racconta la madre delle piccole a LiveSicilia -. Siamo ancora sconvolti, perché abbiamo avuto davvero tanta paura e tuttora ho brividi al solo pensiero. Stavamo tornando a Carini, dove abitiamo, dopo aver pranzato da mia suocera. All’altezza dell’assessorato regionale di via Ugo La Malfa la pioggia è diventata più forte, trasformandosi in una bomba d’acqua che non ha dato tregua per circa mezz’ora”.

“Senza via d’uscita”
L’ondata di maltempo ha messo ancora una volta in ginocchio la zona e nei pressi del sottopassaggio sono rimasti impantanati anche altri automobilisti. “Mio marito è riuscito lentamente ad entrare in un parcheggio, ma a quel punto non potevamo andare né avanti, né indietro. Eravamo circondati dall’acqua alta”.
“Sono stata male, ero nel panico”
E così, con la bimba di tre anni sul seggiolino e la neonata in braccio, la coppia ha subito chiesto aiuto. “Abbiamo contattato il 112 intorno alle 15.30, ma siamo stati messi al sicuro soltanto intorno alle 18.30 – prosegue -. Abbiamo vissuto tre ore terribili, travolti dalla pioggia battente mentre cercavamo di tranquillizzare le bambine. Avrei dovuto scaldare il latte alla più piccola, ma non ho potuto. Ho anche accusato un malore, presa dal panico, perché eravamo davvero senza via d’uscita. Un’esperienza terribile dal punto di vista psicologico, vissuta in una normale domenica che avevamo trascorso in famiglia, mentre stavamo tornando a casa. Non è possibile che la vita di noi cittadini venga messa a repentaglio in questo modo”.
“L’acqua non defluiva, bloccati in auto”
L’arrivo dei vigili del fuoco ha evitato il peggio: “Ci hanno portato via – prosegue la mamma delle bambine – ma abbiamo dovuto lasciare l’auto sul posto. L’acqua era ancora alta, non defluiva. Siamo quindi tornati da mia suocera e solo verso le 23 mio marito ha potuto recuperare la macchina, che per fortuna non ha riportato danni. Una giornata da dimenticare”.
Il racconto di un’altra famiglia
Quella della famiglia è stata soltanto una delle auto coinvolte. “Almeno dieci mezzi sono rimasti bloccati – racconta anche Stefania -, che con il marito e i due figli si era poco prima recata un negozio di calzature in via Ugo la Malfa. “La pioggia ci ha sorpreso all’uscita, la nostra auto era parcheggiata lì davanti, ma non potevamo muoverci. I miei bambini hanno cominciato a piangere, è stato complicato tranquillizzarli e mantenere la calma. Io ho avuto un attacco di panico, non sapevo cosa fare”.

“Eravamo sotto sequestro”
“Eravamo praticamente sotto sequestro – prosegue -. Così come lo era una coppia di fronte a noi, che mio marito e un carabiniere libero dal servizio hanno cercato di mettere in salvo. Abbiamo vissuto momenti di terrore, in cui abbiamo temuto il peggio”.
“Bambini e anziani bloccati”
“All’interno di altri mezzi bloccati c’erano anziani, altri bambini. Non si tratta più di eventi occasionali, ma di routine. Ed è gravissimo”. Anche in questo caso, l’incubo è finito con l’arrivo dei vigili del fuoco: “Li ringraziamo, ma è davvero assurdo vivere esperienze del genere. Molte auto sono andate distrutte, noi siamo tornati a casa con la paura ancora addosso. Cosa deve ancora accadere prima che si prendano provvedimenti concreti? E’ inaccettabile”. (Nel video, il momento in cui la famiglia si trova sul mezzo dei vigili del fuoco).
