Bollette pazze del servizio idrico| Lunghe file agli uffici comunali - Live Sicilia

Bollette pazze del servizio idrico| Lunghe file agli uffici comunali

Il salasso è stato ribattezzato la stangata della Befana.

RIPOSTO – Non si placano a Riposto le polemiche per l’arrivo di bollette del servizio idrico particolarmente salate. Da settimane ormai i cittadini hanno preso d’assalto l’ufficio idrico, al primo piano del palazzo di città, in cerca di chiarimenti sui motivi di tale salasso, ribattezzato la stangata della Befana. Lunghissime le file che si formano nei due giorni di ricevimento al pubblico. A subire maggiormente il disagio sono gli anziani, costretti a sostare ore ed ore in attesa di chiarire la propria posizione. Ma a lamentarsi sono anche i lavoratori, obbligati a prendere ore di permesso e, in qualche caso, anche la mezza giornata. C’è chi, come Alfio Tomarchio, non può farlo.

“Ci sono file lunghissime e purtroppo io devo andare a lavorare – dichiara – Quindi non la pagherò, visto che i ricevimenti sono solo due volte la settimana”. L’uomo lamenta il raddoppio della bolletta, a fronte di una diminuzione rilevante dei consumi. “L’anno scorso – spiega – ho consumato 179 metri cubi. Quest’anno ne ho consumati molti di meno, ovvero 130. Quindi non riesco a capacitarmi di come sia possibile che quest’anno la bolletta sia di 162 euro, a fronte di 88 dell’anno scorso. Mi devono spiegare questo”.

Qualcun altro, invece, si è visto recapitare a casa una bolletta esosa per una seconda casa non utilizzata da anni. “Ci sono dei disservizi legati al fatto che non effettuano la lettura dei contatori – dice Agatino Castorina – Sei tu, cittadino, a doverla comunicare. A me personalmente è arrivata una bolletta dove fanno un calcolo sui miei consumi precedenti. Ma si tratta di una casa estiva in cui non vado da 5 anni ed in 2 anni ho consumato 8 metri cubi. Loro me ne fanno pagare 79. Significa 79mila litri. Non ho giardino, ho solo una piantina sul balcone. Devo dire però – prosegue – che nell’ufficio lavorano due persone in gamba che mi hanno risolto il problema”.

L’uomo racconta però i disagi subiti. “Sono stato costretto – conclude – a venire qui e quello che si nota è che siamo nel Terzo Mondo perché non c’è neanche un elimina coda, che oggi ha anche il calzolaio. C’è una lista, c’è quello che si segna e quello che invece non lo fa. Si crea il solito caos”.

Attraverso una nota l’assessore alla Finanza e Tributi, Nella Casabella, spiega i motivi della “stangata”. “Il Comune di Riposto, pur essendo ente pubblico, è paragonato alla stessa stregua degli enti erogatori privati di servizi pubblici. Pertanto – scrive – l’erogazione dei servizi di acqua, depurazione e fognatura soggiace alla norma nazionale che l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico emana ogni anno per la determinazione delle tariffe. Il Comune di Riposto, preso atto della delibera n. 654 del 2015 emanata dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, ha aggiornato tramite delibera n. 53 del 03/05/2016 del Consiglio comunale il proprio piano tariffario rendendolo effettivo dal 01/01/2017. La peculiarità – prosegue l’assessore Casabella nella nota – delle nuove forme adottate annullano il precedente sistema tariffario e sostituiscono il pagamento a canone con il nuovo sistema a “fasce” (dette fasce di base e fasce di eccedenza). Gli introiti di tale tariffazione concorrono a coprire i costi di gestione che il Comune sostiene per l’erogazione dei servizi. Si ricorda inoltre che con le nuove misure adottate dalla delibera C.C. n. 53 del 03/05/2016 le utenze riceveranno un acconto a luglio che comprende il pagamento dei servizi di acqua e fognatura e un saldo a dicembre che comprende ancora una volta acqua e fognatura e un saldo a dicembre che comprende ancora una volta acqua e fognatura”. L’assessore infine spiega all’utenza come comportarsi. “Determinante è la comunicazione all’Ufficio della lettura del contatore – conclude Nella Casabella – che permette al singolo utente di evitare un pagamento maggiore rispetto agli effettivi consumi. Ciò nonostante l’Ufficio preposto si rende disponibile ad aggiornare i pagamenti una volta comunicatala lettura corrente”.

 

 

 


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