Ospedale dei Bambini, il sindacato: intervenga Schifani

Bonsignore (Cimo): “Farinella trasferita, intervenga Schifani”

La nota del sindacato sul caso dell'Ospedale dei Bambini


PALERMO“Il caso Farinella non può essere dimenticato. Basta con le persecuzioni. Intervenga il Presidente Schifani”. Lo dichiara il segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore

“Dopo il clamore mediatico suscitato dalla lettera di una mamma che, nel mese di gennaio scorso, descriveva il ricovero ‘da incubo’ del proprio figlio all’Ospedale dei Bambini – evidenzia Bonsignore – il Presidente della Regione, Renato Schifani, si era occupato in prima persona della vicenda, annunciando “verifiche rigorose” e  “provvedimenti tempestivi”.

Così si legge in una nota che riguarda una vicenda rilanciata da LiveSicilia.it su cui di recente c’è stato un duro intervento del dottore Giorgio Trizzino.

I problemi dell’Ospedale dei Bambini

“Le verifiche rigorose, a detta del Dirigente Generale del DASOE, Salvatore Requirez – continua la nota -, avrebbero rilevato responsabilità di sistema e non individuali, tanto da chiedere, in data 6 febbraio 2024, al Commissario Straordinario dell’ARNAS Civico, Walter Messina, di relazionare in merito ai provvedimenti intrapresi nei confronti della Dottoressa Farinella”.

“Nonostante questa netta presa di posizione del DASOE e la levata di scudi di molti colleghi della Dottoressa Farinella e di varie organizzazioni sindacali, in primis della CIMO cui Desiree Farinella aderisce, i vertici aziendali non hanno ritenuto di fornire alcuna spiegazione”. “Più di recente lo stesso Ospedale dei Bambini – aggiunge Bonsignore – è tornato alla ribalta mediatica grazie a un servizio di Rete 4 che evidenziava tempi di attesa improponibili, con i piccoli pazienti costretti a rivolgersi alla  sanità privata per poter ricevere cure adeguate”.

“Un capro espiatorio”

“Davanti ad una agguerrita giornalista i vertici aziendali hanno balbettato senza riuscire a fornire risposte convincenti, anzi senza fornirne affatto. A quanto sembra è diventata un’abitudine. Questa volta non abbiamo sentito alcuna reazione politica né si è registrato l’interessamento del Presidente della Regione che non ha ritenuto opportuno tornare a chiedere verifiche altrettanto rigorose e di conoscere eventuali responsabilità. Evidentemente non c’era all’orizzonte un altro agnello sacrificale da immolare all’opinione pubblica”.

“A distanza di alcuni mesi, lontani dai riflettori mediatici, i vertici aziendali – continua la nota – insistono nel vergognoso atteggiamento persecutorio della dottoressa Farinella, classico capro espiatorio di una vicenda paradossale in cui le colpe di molti sono state caricate sulle spalle di una sola, incolpevole, persona”.

“Intervenga Schifani”

“La revoca dell’incarico temporaneo di direttore medico del Presidio ospedaliero Di Cristina – tuona Bonsignore – era e resta illegittima, ma non è ancora finita. Oggi continua il calvario della dottoressa Farinella che adesso viene, ancora più illegittimamente, trasferita dall’Ospedale dei Bambini presso il quale era stata assunta e dove ricopre l’incarico di Asset Manager all’Ospedale Civico a disposizione del Capo Staff Aziendale”.

“Intervenga allora il Presidente Schifani – conclude Bonsignore – che tanto si era interessato all’episodio all’epoca del clamore mediatico iniziale. Siamo certi che la sua intenzione non era certo di chiedere la testa di un colpevole ad ogni costo come è però poi accaduto”.

“Faccia sentire la sua voce e la sua autorevolezza per rimediare a questa incresciosa vicenda e bloccare immediatamente ulteriori tentativi di mobbizzare quella che è la vittima di una vera e propria follia gestionale”.


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