Caso Farinella, il Dasoe al Civico: “Nessuna responsabilità individuale”

Caso Farinella, il Dasoe al Civico: “Nessuna responsabilità individuale”

Un'altra novità dopo il provvedimento

PALERMO- Si arricchisce di un nuovo capitolo il caso di Desirèe Farinella, la dirigente del presidio ospedaliero “Di Cristina” di Palermo rimossa dall’incarico il mese scorso su provvedimento del neo commissario straordinario dell’azienda ospedaliera “Civico”, Walter Messina. Un provvedimento che aveva destato sorpresa, visto che la denuncia di una donna, madre di un bambino ricoverato, ripresa dal quotidiano La Repubblica, non sarebbe stata supportata dalle relazioni redatte dal Nas e dagli uomini dell’assessorato alla Salute subito dopo le ispezioni di rito.

La nota del Dasoe

L’ultima novità è una nota molto dura, firmata dal dirigente generale del Dasoe (il Dipartimento dell’assessorato alla Salute) Salvatore Requirez al commissario straordinario Walter Messina in cui si sottolinea che i provvedimenti adottati nei confronti della Farinella (e pubblicamente criticati da quasi tutte le sigle sindacali della sanità) sono “non correlabili alle risultanze ispettive” peraltro correttamente notificate all’azienda ospedaliera. E c’è anche una precisazione di un certo rilievo, e cioè che le risultanze ispettive “non prospettavano responsabilità individuali bensì di sistema”. Nel linguaggio “burocratico” questa nota ha il sapore di un forte richiamo e difatti si prevede la necessità di una adeguato “approfondimento” anche a mezzo di audit interno.

Una vicenda anomala

Una vicenda che era apparsa subito anomala, quanto meno per la tempistica. Perché la lettera con cui una madre ha denunciato a Repubblica quelle che lei ha ritenuto gravi carenze sanitarie è partita a dicembre nonostante la vicenda risalisse a giugno, cioè sei mesi prima. Il clamore mediatico ha prodotto una visita del presidente della Regione Schifani che, dopo aver ricevuto la donna, ha minacciato l’adozione di provvedimenti. E il provvedimento, il primo firmato dall’appena nominato Walter Messina, è stato adottato il 2 febbraio nonostante due diverse ispezioni (Nas e Dasoe), messe nere su bianco, non avessero rilevato situazioni tali da giustificare tanta severità. Nei giorni scorsi, oltretutto, al presidio Di Cristina è stata notata la presenza di uomini della Polizia Giudiziaria, probabilmente lì per notificare un provvedimento. Le voci si rincorrono nei corridoi ma nessuno può confermare che c’è una connessione con la rimozione della Farinella.


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